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E LO RESE SPECIALE... - Romeo Benetti

Creato il 12 aprile 2011 da Calcisulcalcio
E LO RESE SPECIALE... - Romeo BenettiPresentiamo oggi un mediano vecchio stampo, tutto sudere e muscoli, a volte troppo duro nella fase di interdizione, che vinse moltissimo nella sua carriera tanto da essere ricordato da tutti come un ottimo giocatore, ma purtroppo passato alla storia per un episodio non troppo tenero.
Stiamo parlando di Romeo Benetti nato ad Albaredo d'Adige il 20 ottobre 1945, e l'episodio in questione fu il fatto che mentre militava nel Milan, per un fallo sul giocatore del Bologna Francesco Liguori, fu denunciato alla Procura di Milano e il commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto sull'incidente alla Pretura di Bologna. Prorio così, come titolavano tutti i giornali, "la polizia denuncia Benetti per il fallo commesso!".
Mosse i primi passi nel mondo del calcio con il Bolzano in Serie D e approdò alla massima serie dopo una lunga gavetta in Serie C e B con Siena, Taranto e Palermo. Nella stagione 1965-1966 il Foggia perfezionò il suo acquisto, ma all'ultimo momento il presidente Rosa non volle comprarlo poiché Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto, che promise che l'anno successivo sarebbe arrivato tra le file dei rossoneri; la stagione successiva questo accordo non venne rispettato dagli ionici, che poi lo vendettero al Palermo.
Arrivò alla Serie A nel 1968-69 con la maglia della Juventus per passare poi subito alla Sampdoria. Nel 1969/70 Benetti, mezzala della Sampdoria, disputò 27 partite corredate da 2 goal in serie A e 3 partite e 2 reti in Coppa Italia.
Nel 1970-1971 fu acquistato dal Milan e le sue fortune sono legate alla società rossonera. Collezionò numerosi piazzamenti in campionato, le vittorie in Coppa Italia del 1971-1972 e 1972-1973, la Coppa delle Coppe del 1972-1973, pur non disputando la finale. Giunse anche a vestire la maglia della nazionale italiana.
Esordì in azzurro il 25 settembre 1971 nella gara contro il Messico e diventò presto titolare, formando una coppia con Fabio Capello di centrocampisti centrali fenomenali. Nell'estate 1976 sarà scambiato proprio con Capello: il friulano approdò al Milan mentre Benetti tornò in maglia bianconera. Così, mentre Capello non dava che un piccolo contributo al ricercatissimo scudetto della stella, tante volte sfiorato da Benetti, questi vincerà da protagonista i due titoli del 1976-77 e 1977-78.
Lasciò la Juventus nel 1979 per approdare alla Roma, dove giocò per due stagioni. Chiuse la carriera con la maglia della nazionale, disputando la sua ultima partita agli europei del 1980, dopo aver preso parte ai mondiali del 1974 e del 1978.
In maglia azzurra collezionò 55 presenze.
Dopo aver allenato le giovanili della Roma, nella stagione 1984-1985 gli venne affidata la panchina della Cavese appena retrocessa dalla Serie B alla Serie C1.
Un grande campione capace di vincere 7 titoli italiani (2 scudetti, 5 coppe) più la Coppa Uefa e la Coppa delle Coppe, ma per tutti resterà sempre il giocatore denunciato per il fallo sul giocatore del Bologna.
di Cristian Amadei


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