E’ morto oggi a Montreux, in Svizzera, il cantautore Lucio Dalla, per un infarto. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. ”E’ morto stamani dopo il concerto di ieri sera. Ha avuto un malore dopo colazione, un attacco cardiaco”, ha riferito un addetto stampa di Midas Promotion, l’ufficio stampa di Dalla, aggiungendo che non ci sono ancora dettagli sui funerali dell’artista. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto ricordare il noto cantautore bolognese in un messaggio di cordoglio inviato ai familiari: “Autore e voce forte e originale che ha contribuito a rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo. E’ stato un artista amato da tanti italiani di diverse generazioni e a me personalmente è caro il ricordo dei nostri incontri, e dell’ultimo, a Bologna, per una iniziativa di beneficenza, ritrovando in ogni occasione la schiettezza e delicatezza del suo tratto umano”.
L’ultima apparizione televisiva di Lucio Dalla è stata due settimane fa alla 62 esima edizione del Festival di Sanremo presentata dal suo caro amico Gianni Morandi. Sul palco dell’Ariston infatti il cantautore ha accompagnato Pierdavide Carone con il brano “Nanì”, del quale era anche coautore, nella veste di direttore d’orchestra. E Morandi, in un’intervista al Tg1, ha dichiarato: “Ci conoscevamo dal ’63 ed eravamo legati anche dal tifo per il Bologna oltre che dalla passione per la musica. Tanti anni di amicizia ci legano. Sentire che ci ha lasciato mi ha colpito, non riesco ancora a riprendermi. Mi manca l’amico”. La Rai ha previsto, nella giornata di oggi, una programmazione speciale dedicata all’artista. Infatti alle 23.35 puntata di “Porta a Porta” dedicata al cantautore. Su Rai2, alle 24.30, “Rai 150 Anni – La Storia siamo Noi” propone, alle 24.30, “Il mondo di Lucio Dalla” (replica della puntata andata in onda il 1° marzo 2010 sempre su Rai2). Su Rai3, alle 21.05, c’è “Blob Lucio Dalla”. Su Rai5, alle 20.45, l’artista sarà il protagonista di “Incontri ravvicinati” e, subito dopo, alle 21.15, verrà trasmesso il concerto “Recital Lucio Dalla”.
Adriano Celentano sul blog del Clan ha ricordato così Dalla: “Lucio, amico caro di tutti. Da oggi il mondo sarà più buio. Prego e penso che poeti come te non dovrebbero mai morire. Il distacco umano da uomini e artisti grandi come sei stato e sei ,ci coglie sempre impreparati. Ci mancherà tutto di te. Anche i momenti di eroica fragilità che contribuivano a renderti sempre più grande. Ti volevo e ti voglio bene. Ero catturato dalla tua magica grandezza e delicata generosa umanità. Ricordo quando mia figlia venne da te per trascorrere qualche giorno speciale di vacanza… le apristi la tua casa come un padre accoglie un figlio. Parlavate di arte, di musica, della vita… Mi raccontò di avere vissuto giorni meravigliosi, indimenticabili. Indimenticabile come sei tu”.
Per Renzo Arbore, Dalla “era un musicista originale, di grande valore che ha inventato uno stile italiano e anche napoletano, per lui succederà quello che è successo con Gaber e De Andrè: le sue opere migliori verranno studiate e apprezzate, si capisce che è nuova letteratura e poesia”. Mentre Laura Pausini, sul suo profilo Facebook, ha scritto: “Non posso pensare che la notizia della scomparsa di Lucio Dalla sia vera. Lucio è il primo artista italiano che mi vide cantare in un ristorante di Bologna quando avevo 8 anni e non posso dimenticare la sua carezza sui miei capelli e le sue belle parole di incoraggiamento. Mi è stato vicino con affetto in tutti questi anni ed io casualmente quest’anno ho deciso di rendergli omaggio durante i miei concerti con la canzone con la quale da piccola l’ho conosciuto…mi sembra cosi strano non averla potuta cantare di fronte a lui…forse l’avrei potuto fare l’11 marzo proprio nella nostra Bologna. Chi era a Roma nei miei concerti, l’ha cantata con me e questo è il nostro omaggio al grandissimo cantautore bolognese che ha segnato la storia della musica e della cultura italiana per sempre. Ciao Lucio… per fortuna rimarrai con noi, con il tuo talento e e le tue idee buffe e innovative ma soprattutto emozionanti”.
Vasco Rossi, su Facebook, ha scritto: “Non siamo mai pronti a notizie del genere, rimaniamo attoniti, sbalorditi, spaventati, arrabbiati e poi tristi molto tristi, senza parole. C’est la vie, questa è la vita..ha la precedenza su tutto meno che sulla morte, che arriva quando meno te la aspetti.. Un colpo a tradimento la fatalità, il caso! Ci sentiamo all’improvviso parte di una stessa grande famiglia a cui viene a mancare il capofamiglia..perchè questo era Lucio Dalla: un padre affettuoso e sempre presente con il suo entusiasmo, le sue idee spesso all’avanguardia per il cantautorato italiano, il suo grande amore per la musica.Che lo ha accompagnato fino all’ultimo e questo ci consola, Lucio se ne è andato come avrebbe voluto, era in tour in piena attività… Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi! Wiva Lucio Dalla”.
Luciano Ligabue ha commentato così, sulla propria pagina Facebook, la scomparsa di Lucio Dalla: “Lucio Dalla è stato una delle persone più libere fra quelle che hanno fatto canzoni nella nostra storia. Era libero di seguire tutti i doni che gli sono stati fatti. Prima di tutto quello di una musicalità che gli usciva da ogni poro. Bastava che posasse le mani su un pianoforte o soffiasse su un sax o un clarinetto e ne usciva subito MUSICA. Poi la sua voce che, naturalmente, era così piena di MUSICA che tante volte era costretto a inventare linguaggi e suoni perché la lingua italiana non gli bastava. E finalmente le parole, quando ha cominciato a scriverle – da Come è profondo il mare in poi – sono sempre state piene di malinconia, meraviglia, ironia, gioco, stupore. E tutto è sempre stato all’insegna di un’enorme, instancabile vitalità. Durante l’anno più difficile della mia vita – quando mi sono ritrovato a fare l’artigliere da montagna a Belluno – le poche volte che mi hanno dato una licenza, non più di cinque/sei, sul mangianastri della mia vecchia Opel girava sempre “Dalla”, l’album con Balla Balla Ballerino, Il parco della luna, La sera dei miracoli, Meri Luis, Cara e altre meraviglie. In uno stato emotivo come quello era incredibile l’effetto che mi facessero quelle canzoni. Chiaramente, al rientro in caserma, le stesse canzoni avevano il compito di passarmi un po’ di forza ma succedeva sempre che su Futura, l’emozione diventasse quasi insostenibile. Amarezza e speranza, malinconia e gioiosità, attaccamento al passato e spinta verso il futuro, in quel pezzo (insieme a chissà quanti altri stati d’animo) c’erano e ci sono tutti. Era il terzo album di una trilogia di capolavori: “Come è profondo il mare”, “Lucio Dalla”e “Dalla” che, cosa più unica che rara nella nostra storia, erano uno dietro l’altro. Un filotto di gioielli. Parecchi anni fa, mi arriva una chiamata sul telefono. Io rispondo ed era proprio lui. Non c’eravamo mai sentiti prima. Mi dice “Guarda, scusa se ti disturbo, ma avevo bisogno di dirti una cosa velocissima. Ho sentito la tua nuova canzone per radio e vedrai che con quella vendi settecentomila copie”. Io non feci neanche in tempo a ringraziarlo per la sorpresa che lui aveva già messo giù. Dentro di me pensavo “See, settecentomila copie… ma quando mai…”. La canzone, appena uscita, era Certe notti. Concludo dicendo che fra le tante cose che ammiro in lui c’è la sua anomalia. Lo classificano fra i cantautori ma è un’etichetta che non lo inquadra bene. Lui era ed è Lucio Dalla.”
Di seguito la sua biografia, tratta dal suo sito internet:
Lucio Dalla nasce a Bologna il 4 marzo 1943. Nel 1962 entra come clarinettista nel gruppo dei Flippers composto da personaggi destinati ad affermarsi nel mondo del giornalismo e dello spettacolo. Il suo debutto nella canzone avviene nel 1964 grazie all’interessamento di Gino Paoli che ha intenzione di fare di Dalla il primo cantante soul italiano e lo indirizza verso questo genere. Gli anni dal 1965 al 1970 lo vedono impegnato su due fronti, quello della sperimentazione che spesso entra in contatto con il movimento beat, e quello delle prime composizioni musicali che si avvalgono dei testi di autori come Sergio Bardotti, Gianfranco Baldazzi e Paola Pallottino. Nel 1970 il primo successo come compositore: Gianni Morandi incide la sua “Occhi di ragazza” e la porta in vetta alle classifiche di vendita.
Il 1971 segna l’inizio della sua irresistibile ascesa : al Festival di Sanremo presenta “4/3/1943”, ribattezzata da tutto il pubblico “Gesù Bambino”. Seguono “Piazza Grande”, “Il gigante e la bambina” e “Itaca”, tutti brani destinati ad entrare nel suo immenso repertorio. Dal 1974 al 1977 collabora con il poeta bolognese Roberto Roversi. La testimonianza di questo sodalizio è affidata a tre album “storici”: “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e “Automobili”. Attorno a queste opere nascono altrettanti spettacoli teatrali.
Nel 1977, con l’album “Come è profondo il mare”, Dalla debutta anche come autore dei testi delle proprie canzoni, inaugurando la sua “stagione cantautorale” a pieno titolo. Arriva il grande consenso popolare, un trionfo incondizionato reso tale anche da immensi tributi di stima che l’artista raccoglie nel successivo “Lucio Dalla” (1978) e in “Banana Republic”, la tournèe – evento (e relativo disco dal vivo) del 1979 con Francesco De Gregori. Seguiranno: “Dalla” (1980); “Lucio Dalla Q-disc” (1981); “1983” (1983); “Viaggi organizzati” (1984); “Bugie” (1986) e “Dallamericaruso” (1986), doppio dal vivo con la canzone-capolavoro “Caruso”, unanimemente riconosciuta come una delle più belle mai scritte nella storia della musica contemporanea, venduta in nove milioni di copie in tutto il mondo in decine di versioni. L’interpretazione di Luciano Pavarotti ne suggella l’infinita grandezza.
Il biennio 1988 – 1989 è tutto dedicato al progetto Dalla-Morandi: disco e tournée registrano un altro grande successo. Nel 1990 la canzone “Attenti al lupo”, inserita nell’album “Cambio”, detiene il record di vendite in Italia con quasi 1.400.000 copie. Segue il tour, documentato nel live “Amen” e, nel 1994, l’album “Henna”. Il 1996 è l’anno di un altro significativo traguardo discografico: l’album “Canzoni” supera 1.300.000 copie classificandosi come l’album più venduto del decennio in Italia. Oltre ad essere autore e interprete di canzoni di assoluto valore, Lucio Dalla ha mostrato in più occasioni di essere eclettico e geniale in altri campi, tanto da intraprendere vere e proprie carriere parallele, come ad esempio quella di compositore di musiche da film per Monicelli, Antonioni, Giannarelli, Verdone, Campiotti, Placido e altri. Per non parlare poi delle sue avventure nel linguaggio televisivo che lo hanno portato ad ideare programmi di successo come “Taxi” (Raitre), “Te voglio bene assaje” (Raiuno), “Mezzanotte: angeli in piazza” (Raiuno), fino a “La Bella e la Besthia” (Raiuno, 2002) con Sabrina Ferilli.
Ha curato inoltre per anni una galleria d’arte contemporanea a Bologna, la NO CODE, sede di eventi e happening extra-musicali, mentre non potevano rimanere fuori dal suo campo di azione la musica jazz e la classica: della prima non si contano le collaborazioni, molte delle quali rimaste anonime; della seconda ricordiamo la sua versione di “Pierino e il lupo” di Prokofiev (1997) rappresentata con grande successo anche a Roma nell’Auditorium di Santa Cecilia. Nelle estati del 1998 e 1999 è in tournée con la Grande Orchestra Sinfonica di 76 elementi diretta dal maestro Beppe D’Onghia con la quale rilegge i brani più famosi del suo repertorio. Nel 1999 esce il nuovo album “Ciao” seguito, nel 2000, da un tour che registra ovunque il tutto esaurito. Il 2001 è l’anno di “Luna Matàna”, un album che riporta Dalla nella sua dimensione più classica, quella della grande ispirazione madre di nuovi capolavori come “Kamikaze” e “Siciliano”.
Nel 2001 l’editore Einaudi dedica a Lucio Dalla un cofanetto contenente tutti i testi delle canzoni e un video: “Parole e canzoni” è curato da Vincenzo Mollica. Alla fine del 2001, quasi a dare un seguito scritto all’album “Luna Matàna”, esce il primo libro di racconti scritti da Lucio: “Bella Lavita”, edito da Rizzoli, è un successo di vendita. L’album antologico del 2002 “Caro amico ti scrivo”, 16 successi in un arco di trent’anni, e il DVD “Retrospettiva” (videoclip, filmati live, rarità televisive, galleria fotografica, basi musicali e testi delle canzoni), uscito in concomitanza del suo 60° compleanno nel marzo 2003, completano la cronologia. Ancora, nell’anno accademico 2002 – ’03, Dalla è docente di “Tecniche e linguaggi pubblicitari” presso l’Università di Urbino. Ma il 2003 è anche il momento di “Tosca. Amore disperato”, l’opera totalmente inedita che Dalla scrive ispirandosi alla “Tosca” di Puccini. La “Tosca” dalliana, considerata una delle più grandi rappresentazioni teatrali mai realizzate, debutta a Roma il 23 ottobre al Gran Teatro dopo una seguitissima anteprima nel “luogo del delitto”, ovvero Castel Sant’Angelo, nella “Notte Bianca” romana del 27 settembre. La straordinaria creatività di Dalla non si ferma qui: alla fine del 2003 esce infatti anche il suo nuovo album “Lucio”, titolo che rimanda a lavori mitici come “Dalla” e “Lucio Dalla”. E come questi capolavori del passato, offre una serie di brani candidati a diventare delle pietre miliari del suo repertorio. Da “Prima dammi un bacio”, colonna sonora dell’omonima opera prima del regista Ambrogio Lo Giudice, a “Le stelle nel sacco” e “Yesterday o Lady Jane?”; ai due unici brani tratti da “Tosca”, “Per Te” e “Amore disperato” , cantata in duetto con Mina, a “Ho trovato una rosa” , la versione italiana con un nuovo testo di “Bachata Rosa” del cantautore dominicano Juan Luis Guerra. Tra le sorprese è impossibile poi non citare lo strumentale “Over the Rainbow”, l’immortale tema del “Mago di Oz”.
“Tosca : Amore disperato” ha già superato i 350.000 spettatori nelle rappresentazioni di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Trieste, Napoli, Verona, Klagenfurt. Negli ultimi 2 anni il cantautore bolognese ha proposto, nei maggiori teatri e spazi italiani, i suoi classici in versione jazz, con una serie di concerti accompagnato con una straordinaria formazione di grandissimi musicisti Jazz ( Stefano Di Battista, Dedè Ceccarelli, Julian Mazzariello, Rosario Bonaccorso): dovunque il tutto esaurito. Ha interpretato ultimamente il ruolo di Sancho Panza nel film “Quijote” con la regia di Mimmo Palladino: il film è stato presentato nella sezione Orizzonti del festival del Cinema di Venezia lo scorso 9 settembre. Cura la regia teatrale dell’Opera lirica Arlecchino di Ferruccio Busoni che è stata rappresentata il 30 marzo 2006 al Teatro Rossini di Lugo di Romagna, nell’ambito del Lugo Opera Festival. L’opera insieme al Pulcinella di Igor Stravinskij sempre per la regia di Lucio Dalla è nel cartellone 2007 del Teatro Comunale di Bologna e al Wexford Opera Festival in Irlanda.
Il 6 ottobre 2006 la Sony/Bmg pubblica un triplo cd contenente oltre 50 tra i suoi più grandi successi e 3 brani inediti: il titolo è ”12,000 lune”. Nel giugno del 2007 esce ”Il contrario di me ”, nuovo disco di inediti, anticipato dal singolo ”Due dita sotto il cielo ” e seguito da ”Lunedì” e ”Malinconia d’ottobre ”. Nell’autunno parte una lunghissima tournee teatrale che tocca 40 città in Italia e le più importanti città europee. A Bologna lo spettacolo viene registrato e incluso nel doppio CD/DVD ”La neve con la luna” uscito il 25 gennaio 2008. Il 29 marzo 2008 debutta al Teatro Duse Di Bologna la ”Beggar’s Opera” di John Gay diretta da Lucio Dalla con Peppe Servillo nella parte di Macheath. Il 13 e 15 maggio 2008 a Firenze in scena con Dalla o Cellini? un evento speciale sulla figura del grande artista fiorentino. Nell’autunno del 2008 esce Gli occhi di Lucio, un libro cd dvd, viaggio fatto insieme alle fotografie di Marco Alemanno; Il 6 novembre 2009 esce il nuovo disco di inediti Angoli nel Cielo. Nel gennaio 2010 un nuovo programma per Sky L’Angolo nel cielo. In12 puntate Lucio attraverserà la storia delle sue canzoni più note in modo divertente e surreale. La primavera del 2010 vede la notizia esplosiva del ritorno sul palco con Francesco De Gregori a più di 30 anni da Banana Republic. Il progetto è stato chiamato Work in progress e prevede una lunga tournee e un doppio cd in uscita a metà novembre. L’8 novembre 2011, l’uscita di Questo è Amore, suo nuovo progetto discografico (doppio CD) mirato alla riscoperta di suoi brani “meno noti” al grande pubblico, scelti all’interno della sua vasta produzione, nello specifico tra il 1971 e il 2011, con in più 3 inediti e un duetto con Marco Mengoni.