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E noi faremo come la Scozia... Noi chi?

Creato il 20 gennaio 2012 da Zfrantziscu
Il sito di Renato Soru Sardegna democratica e il quotidiano a lui vicino Sardegna24 hanno pubblicato ieri un articolo dell'ex assessore nel governo Soru, Massimo Dadea, la cui lettura consiglio. E', come vedrete, un appello a fare come in Catalogna e in Scozia. Ma un appello a chi? Al suo partito, a tutto il centrosinistra, a tutto il popolo sardo? O si tratta di uno uno sfogo personale, apprezzabile ma pur sempre effusione fine a se stessa? Mario Carboni ha scritto il commento che segue.

di Mario Carboni
Massimo Dadea, il postcomunista sardo, folgorato dalle dichiarazioni di Sean Connery s'interroga pensoso e Sardegna24 titola il suo articolo "Facciamo come in Scozia".Da ultimo arrivato, ma è sempre meglio di nulla, sembrerebbe un convinto indipendentista, anzi il più avanzato ed irriducibile separatista che ha orrore della contrattazione con lo Stato centrale. Con un salto della quaglia tipico della cultura della terza internazionale comunista, scavalca i combattuti indipendentisti per poi poterli annettere al grande partito, magari alle prossime elezioni. Peccato che invece sia un passo del gambero, tanto all'indietro quanto basta per concludere il ragionamento proclama: "In questo quadro appare quanto mai anacronistico attardarsi a rivendicare per la nostra isola un nuovo Statuto, un nuovo patto costituzionale con lo Stato italiano che riconosca alla Sardegna una più corposa sovranità." Impossibilitato ad esprimere i contenuti della Sovranità, che comunque, Statuto contrattato come deciso passo in avanti o Costituzione sarda unilaterale che siano, vanno pur espressi in un articolato. Del resto anche il gruppo che vorrebbe autoeleggersi in Assemblea Costituente non esprime uno straccio di contenuto e il tempo passa.  Rimane la nostra proposta di Carta de Logu noa ma che si fa finta non esista per non confrontarsi opponendosi, emendandola, aderendo oppure scrivendone un'altra Dadea allora, di fronte al vuoto pneumatico sull'argomento di settori indipendentisti organizzati e che ripetono Indipendenza come un Mantra senza contenuti né per transizione né per spallata indipendentista, preferisce per corteggiarli meglio il salto con l'asta a parole e la conferma del presente status quo coloniale.Comunque, fatta salva la buona fede... parliamone..

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