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E oggi... Caramelliamo!

Da Sarettam
Giusto un’ora di tempo(anche in ferie il mio tempo è sempre contato)…Della panna fresca in frigo, in scadenza…Due ore di attesa dovevano passare dalla preparazione al taglio e al successivo confezionamento…Due (o forse più) le ore che avrei dovuto trascorrere in palestra causa un’abbuffata storica di pizza home made con Blob, il mio adorato lievito madre…Ok si poteva fare
Armata di termometro-caramellometro(indispensabile per non avere brutte sorprese trascorse le due ore), panna, un pentolino con i bordi bordi alti e la carta da forno bagnata e strizzata è iniziata l’avventura…
Probabilità di fallimento: altissime! In giro avevo letto che fare le famose caramelle mou, quelle che si appiccicano ai denti, ma che mangeresti fino ad avere il mal di pancia, non era per nulla semplice!!!
Però ditemi cosa c’è di più buono di queste adorabili caramelle dal colore e dal sapore inconfondibile che ricorda terribilmente le note Alpenliebe(pubblicità occulta)…E poi quanti ricordi legati a loro…Erano le mia caramelle del sabato. Erano il premio per la settimana trascorsa a scuola. Erano le caramelle che lo zio con l’ordine della zia, doveva prendere al circoletto il sabato mattina quando andava a giocare a carte...Quando nel pomeriggio arrivavo a casa della zia Maria correvo nella sala…Sul tavolo c’era un contenitore a forma di cipolla tutto decorato e con due grossi manici alle estremità(alla zia piacevano le ceramiche di Deruta e ogni volta che era di passaggio per andare a trovare i suoi parenti ad Ancona, una sosta a Deruta era d’obbligo e almeno due vasi, di cui uno per lei e uno per mia mamma, erano il minimo che potesse acquistare). E dentro la cipollona la zia mi faceva trovare un sacchettino di carta bianco con all’interno une decina di caramelle che io ingurgitavo ad una velocità supersonica…Uscivo dalla stanza sempre con gli incarti ormai vuoti da buttare via e attendevo impaziente che arrivasse il momento di andare a fare la spesa dove potevo scegliere tra un vestito della Barbie, una scatola di colori o altre cibarie molto salutari(?!) quali patatine o merendine del Mulino Bianco(ri-pubblicità occulta) ;)(il sabato era la giornata dei vizi)…
E fare le caramelle mou in casa è stato anche fare un nostalgico salto nel passato…Fin da quando la panna ha iniziato a scaldarsi, lo zucchero, il miele e il burro a fondersi a quando a quasi 100°, il composto ha iniziato a fremere di brutto emanando un forte profumo di mou che si è anche impregnato nei miei capelli, per me è stato come sentire un profumo d’infanzia…
Tagliare le caramelle, fotografarle e confezionarle dopo le due ore previste è stato divertente e una grossa soddisfazione...Se potete, provate a farle e magari regalatele a qualche bambino per le vicine feste di Natale!Farete bella figura e magari quel bambino, una volta grande, si emozionerà con il profumo di mou che si propagherà nella propria cucina……to be continued!!!
E oggi... Caramelliamo!
Caramelle mou(Ricetta presa qui)Ingredienti per 60 caramelle250 ml di panna fresca(nella ricetta originale panna da cucina)250 gr di zucchero60 gr di miele (io millefiori)30 gr di burromezzo baccello di vaniglia
ProcedimentoBagnare e strizzare un foglio di carta da forno e porlo in uno stampo rettangolare(le dimensioni dello stampo determineranno lo spessore delle caramelle. Io ne ho utilizzato uno di 24cmX14cm e le mie caramelle erano alte 1 cm).Incidere il baccello di vaniglia in verticale. In una casseruola dai bordi alti e il fondo spesso versare la panna e unire il burro, lo zucchero, il miele e il baccello di vaniglia.Porre sul fuoco a fiamma bassa mescolando poco. Con un termometro controllare la temperatura del composto. Quando si avranno circa 80° mescolare con delicatezza, ma continuamente. Raggiunti i 100° il composto gonfierà molto. Continuare a mescolare finchè i gradi non saranno 122° e vedrete che il composto inizierà ad addensarsi e scurirsi e si sgonfierà. Togliere il baccello di vaniglia e versare immediatamente il composto nella teglia ricoperta di carta da forno Attendere che solidifichi lasciandolo a temperature ambiente per oltre 2 ore. Trascorso questo tempo con un coltello ben affilato ricavarne delle caramelle delle dimensioni di 2 cmX2cm. Incartarle singolarmente con la carta da forno o con la plastica trasparente per alimenti.
English version of the recipe 
ToffeeServes: 60 toffee250 ml of cream 250 gr of sugar60 gr of honey30 gr of butterhalf vanilla bean
Directions
Wet and squeeze a sheet of baking paper and place it in a rectangular mold (the size of the mold will define the thickness of the toffee. I've used one that was 24cmX14cm and my toffee were 1 cm high).Cut the vanilla bean along the vertical line.In a high-sided and thick bottom pan pour the cream and add the butter, the sugar, the honey and the cutted vanilla bean.Place over low heat stirring slightly.With a thermometer check the temperature of the mixture. When you have about 80° start to mixing gently, but continuously.When the temperature will be 100° the volume of the mixture will increase. Now you have to continue stirring until the temperature will be 122° and the mixture will begin darken and will deflates. Remove the vanilla bean and immediately pour the mixture into the pan covered with baking paper that you have already wet and squeezed.
Let that the mixture get hard at room temperature for 2 hours or more. After this time, with a sharp knife, cut the solidified mixture in order to obtain the toffee candies (mine were 2cmX2cm). Wrap each toffee with paper or film and store in a tin box.E oggi... Caramelliamo!
E oggi... Caramelliamo!
Con queste caramelle partecipo al contest di Patrizia del blog I dolci nella mente, REGALI DELLA MIA CUCINA: golosità e non solo...

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