Magazine Curiosità

E’ possibile favorire lo sviluppo psicofisico del neonato? Gli effetti benefici del massaggio

Da Mariagraziapsi

antro

Il massaggio sembra avere la capacità di stimolare lo sviluppo psico-fisico del neonato, soprattutto se effettuato fin dai primi giorni di vita. Questo è quello che affermano gli studi sperimentali condotti dal Neurologo Lamberto Maffei in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze del CNR e la Scuola Normale di Pisa (2009).

Per lungo tempo in Occidente è stato difficile parlare di effetti benefici del massaggio in termini scientifici, soprattutto per quel che concerne il cervello; tuttavia questo non ha impedito a più persone di praticarlo con la consapevolezza che avesse un alto valore terapeutico. Oggi la scienza ha finalmente dimostrato che il massaggio svolge un’azione importante non solo sul corpo, ma anche sul sistema nervoso, promuovendone lo sviluppo. A confermarlo sono stati i risultati ottenuti da un gruppo di ricerca, tutto italiano, che è riuscito a valutare, scientificamente, gli effetti del massaggio e a confermarne l’importanza per la maturazione del sistema nervoso nel neonato pretermine.

Lo studio è stato condotto su venti neonati sani, venuti al mondo dopo 34-35 settimane di gestazione; dieci di essi sono stati sottoposti, per due settimane, a dieci minuti di massaggio al giorno. S uccessivamente i venti bambini sono stati monitorati con una serie di test che hanno evidenziato risultati sorprendenti solo nei dieci neonati sottoposti al trattamento.

I dieci neonati massaggiati hanno mostrato uno sviluppo più veloce del sistema visivo, un’attività cerebrale maggiore (attraverso l’elettroencefalogramma), un’evidente accrescimento corporeo ed uno stato maggiore di rilassamento, confermato da bassi livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e da una presenza maggiore dell’ormone IGF-1 (ormone che riveste un ruolo centrale nella crescita neonatale) presenti nel sangue.

L’esperimento è stato condotto, parallelamente, sui piccoli di ratto ed ha evidenziato gli stessi risultati.

I meccanismi attivati dall’azione del massaggio sono molteplici:

  • attraverso attraverso il “tocco” avviene una maggiore stimolazione dei meccanismi di propriocezione (capacità di percepire e riconoscere la propria posizione nello spazio) che permette uno sviluppo psico-motorio precoce;

  • l’interazione tra sistemi diversi, in questo caso tra chi massaggia e chi riceve il massaggio, migliora l’accrescimento psico-fisico;

  • la sollecitazione del sistema nervoso parasimpatico (parte del sistema nervoso deputato a rallentare le funzioni del sistema nervoso autonomo) apporta un maggior rilassamento e una diminuzione degli ormoni responsabili dello stress, con evidente miglioramento del sonno e delle funzioni di base;

  • la stimolazione sistema circolatorio promuove un maggior apporto di ossigeno e pertanto una minore incidenza di apnee (mancanze di ossigeno rischiosissime per il neonato).

L’uomo è per sua natura un essere che alla nascita può essere definito “neotenico”, ovvero immaturo rispetto ai cuccioli di altre specie animali, e bisognoso quindi dell’assistenza e del contatto per crescere e maturare. Questo è ancora più evidente nei reparti di neonatologia dove l’accudimento ed il calore hanno una grande importanza per la sopravvivenza del neonato pretermine. Oggi, infatti, il massaggio è promosso nei centri di neonatologia degli ospedali italiani ed è praticato non solo dalle mamme e dai papà, ma da tutto il personale sanitario addetto, con l’ulteriore scopo di riabilitare funzioni importanti, qualora gravemente compromesse.

Loredana Di Adamo

Bibliografia

-Leboyer Frédérick, “Nascere e Shantala. La nascita senza violenza e il massaggio del bambino”, DVD, Red Edizioni, 2005
-McClure Vimala, “Massaggio al bambino, messaggio d’amore. Manuale pratico di massaggio infantile per genitori”, Bonomi, 2001
-Leboyer Frédérick, “Shantala. L’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici”, Sonzogno, 1996

-The Journal of Neuroscience 2009



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :