Oggi mi sento di scrivere seriamente, senza enfasi e quasi con distacco.
Oggi mi sento un tifoso semplice e tranquillo, pacato e giudizioso. Con il senso della misura e pronto anche alla critica verso la mia compagine.
Oggi mi sento così.
Comunque io avrei messo le scarpe.
Ieri la Juventus ha pareggiato 1-1 con il Nordjelland, nella fase a gironi della Champions League.
Per i danesi ha segnato uno che si chiama quasi come Beckham, mentre Vucinic salva faccia e culo alla Juve. Cronaca secca, reale, definitiva, da cartellino.
Adesso, uno juventino qualsiasi (che per convenzione chiameremo Mr Montag, l’altro gemello del Gol) mi viene a porre il suo disappunto per questo pareggio danese, che complica il presunto&fluido percorso della Signora verso la conquista della Coppa dalle Grandi Orecchie.
Amarezza da parte sua, comprensibile.
Per quel che ne so, mi sento di rispondergli in maniera amicale, quasi fraterna. Abbracciandolo e facendogli capire che gli sono vicino, nella speranza che farà il contrario quando e se sarà il mio turno.
-Ciao sono Dadofelix e anche quest’anno non guardo le partite di pallone.
-Ciaaaaao Dadofelix.
-Sono contento di essere qui perchè non voglio più pensare a quella roba di calcio.
-(applauso)
-Si, certo, a volte è faticoso anche solo fare il gufo perchè ti viene voglia di vedere la tua squadra però io, con tutta la volontà che posso, cercherò di non interessarmi.
-(applauso)
-Bravo Dadofelix! E vuoi raccontarci quando hai deciso di smettere?
-Beh, non è stato facile ma… mi… è bastato vedere il primo tempo di Roma Catania, o Roma Bologna 2-3 e… insomma, ho capito che erano più bestemmie che respiri. E ho pensato che, si, forse era ora di darci un taglio.
-(applausone con commenti e teste che annuiscono)
-Un applauso meritato, Dado. E come ti senti adesso?
-Abbastanza bene. Ogni tanto ho qualche tic nervoso, palleggio con qualsiasi cosa abbia un volume e chiamo un fuorigioco (netto) alla cassiera del bar. Ma in generale sto bene. Quando sto proprio in astinenza mi vedo un po’ di tennis, penso a Luis Enrique e mi calmo subito.
-E se ti dicessi la parola Zeman?
-Una volta, probabilmente, avrei risposto Maestro. Urlando. Adesso mi è quasi del tutto indifferente vedere tutta la squadra che va a cercare il pallone, partire dal centro e cercare un fraseggio veloce per far partire i laterali e arrivare in porta con 7 tocchi e segnare 4/5 pappine a partita…
-(colpo di tosse) Ehm… Dadofelix, bene. Cosa ti senti di dire a chi ancora frequenta quell’ambiente?
-… Abbiate forza. (Segue lungo silenzio) Abbiate la forza di pensare che anche se gioca la vostra squadra in Champions voi non dovete vederla. E se anche pareggiate con una squadra mediocre non importa.
-Aspetta, Dadofelix. Ma la tua squadra NON gioca la Champions… !
-E’… è… è v-vero…
-Quindi, Dadofelix?
-….
-Dadofelix?
-… (singhiozzo)… io…
-Non aver paura, apriti…
-Io… io… io me guardo pure le partite del campionato iraniano de serie B su internet in streaming in differita colle pubblicità asiatiche “Enlarge your Burqa“, e…e-e-e se mi capita, anche il campionato canadese che ci gioca Corradi e Di Vaio, e insomma io sarei andato a Nordjelland o dovecazzositrova a piedi a vedere la partita e avrei goduto per un pareggio che con sta squadretta del cazzo danese che manco i tifosi conoscono, la mia squadra ci avrebbe perso 4-3.
-(silenzio)
-(silenzio)
-Dadofelix, ora per favore esci e vattene via.
-Ma….! Il gruppo…
-Vai.
-…insieme… apriti… uniti…
-Esci.
-(colpi ti tosse imbarazzati dei presenti)
-Io, vado…
-(silenzio)
-…
Comunque il campionato canadese non è così male.