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"E se l'Africa scomparisse"..../ La riflessione filosofica di Filomeno Lopes

Creato il 08 febbraio 2011 da Marianna06

"Riflettere sul progetto del rinascimento africano con lo stradario della filosofia africana significa ripercorrere oltre cinquecento anni di Storia moderna e contemporanea di questo continente, culla dell'umanità."

Questo è il pensiero di fondo di Filomeno Lopes, musicista e studioso di filosofia, proveniente dalla Guinea Bissau, con un master conseguito, anni addietro, all'Urbaniana di Roma e oggi redattore- capo a Radio Vaticana per i programmi riguardanti l'Africa lusofona.

E Lopes lo fa questo percorso in un suo recentissimo saggio, uscito da non molto per conto dell'editore Armando di Roma.

L'originalità dell'opera, a parte il fatto ( cosa che va detta) che in Italia c'è veramente poco, anche di tradotto, che possa consentire uno studio serio sulla filosofia in Africa e su i suoi filosofi, sta nel taglio del saggio, che privilegia sopratutto l'aspetto della comunicazione, a partire dal mondo ancestrale dei bantu , gli autoctoni ossia gli esseri umani nero-africani.

Non dimenticando, per altro, nell'excursus tra i filosofi occidentali  uno"fastidioso" come Hegel, per il quale l'Africa non esiste, va tagliata fuori dalla Storia, perché gli africani non sono uomini e cioé esseri pensanti.

Intervistato, all'uscita del suo libro, a chi gli domandava ragione  di un titolo del genere, senz'altro provocatorio per i nostri giorni, Lopes ha chiaramente risposto che sono gli africani stessi, e sopratutto loro, a dover rispondere in prima persona all'interrogativo, che pone il suo scritto.

Non certo gli occidentali.

E poi ha sciorinato, scherzosamente ,un proverbio africano, che recita così:"Quando il tuo futuro è assai oscuro, non avere timore né vergogna di tornare indietro".

E ,rifacendosi al pensiero del grande Amilcare Cabral (panafricanismo e negritude), Lopes ha poi chiaramente sottolineato che l'Africa attuale deve avere la volontà e il coraggio di fermarsi un attimo e guardare indietro. Al suo passato. Passato dal quale può trarre senz'altro un'utile lezione su quello che potrebbe essere invece il suo futuro prossimo.

In breve egli propone, specie alle giovani generazioni d'Africa,  un intelligente ritorno alle radici della  propria civiltà.

 Che è civiltà ed esiste comunque, a dispetto di tutti gli Hegel e i numerosi "tromboni" di questo mondo.

E ,cosa interessantissima, Lopes conclude dicendo: "Quest'Africa, che io ipotizzo, non è necessariamente un luogo geografico ma un'unità di passioni e di capacità di pensare insieme e progettare un futuro.

Un futuro che poi sarà, necessariamente e inevitabilmente, il futuro di tutti.

 Nord del mondo incluso.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Griottini
 

 


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