E' stato un bel week-end.Non abbiamo fatto niente di part...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
E' stato un bel week-end.
Non abbiamo fatto niente di particolare, anzi, siamo rimasti per lo più in casa, complice il brutto tempo; forse è proprio il brutto tempo la chiave di tutto, perché quando c'è bel tempo ci sono anche grandi aspettative sul quello che "bisogna" fare fuori casa, quando invece dentro le mura domestiche si sta così bene, a giocare e a coccolarsi.
E forse in questo periodo abbiamo tutti un gran bisogno di casa, perché il mondo al lunedì ci reclama.
Stamani mi sono svegliata col mal di pancia, visto che già ieri sera Elisa diceva "domani è lunedì, non voglio andae all'asilo!", e già sapevo quello che mi aspettava.
Cioè, un po' ci speravo, che non facesse storie, ma mi sono anche detta che se ci fosse un disagio profondo il suo comportamento sarebbe cambiato anche nelle situazioni normali, e invece no, è sempre amorosa e anche più ubbidiente, e quindi non devo farmi troppe seghe mentali.
Ha fatto male, stamani, andare via mentre era ancora agitata e urlante, ma un po' meno di venerdì.
Speriamo che si abitui.
D'altronde faccio quello che posso. Non ho nulla da rimproverarmi. Ho scelto il miglior asilo possibile.
E pazienza se le maestre sono quello che sono, c'è l'inserviente che è la più materna di tutte che mi racconta tutto. Viva le bidelle!
Dicevo, abbiamo passato il week-end tra il divano, il letto e il pavimento, sempre a giocare e a coccolarci.
Siamo stati giusto a fare la spesa e all'Ikea, dove abbiamo visto un'altra faccia della crisi.
C'era una fila di un'ora (un'ora secca, testimoniata dai "tempi di attesa") per mangiare.
Un'ora, vi rendete conto?
E poi, le casse vuote.
Significa che la maggior parte degli avventori era andata lì solo per mangiare.
Non che non avessimo intenzioni molto diverse, visto che siamo andati lì a mezzogiorno e mezzo, e non riuscire ad addentare le balle di renna è stato piuttosto frustrante, ma tant'è.
Ci siamo accontentati di due panini bio striminziti, il mio un rotol(in)o col salmone che era pieno zeppo di aneto (non sono riuscita a finirlo, mi se era troppo rinzeppata la bocca), quello del MioAmore praticamente un micro Camogli liofilizzato, per fortuna Elisa aveva mangiato prima di uscire e ha gustato il suo gelato, tutta contenta.
E poi mi sono scontrata con una che aveva evidentemente troppa rabbia repressa per lavorare al pubblico: capisco che debba essere terribile, a quell'età, vestirsi con una camicia a righe gialle e blu e mettersi di guardia all'entrata affinché la gente non scenda da certe scale (insomma, una transenna umana), ma sentirsi apostrofare acidamente perché ci si è dimenticati di riporre il carrello, "DOVE CREDETE DI ANDARE, VOI?!", neanche stessimo rubando quattro salmoni interi nascondendoli sotto la barba di Babbo Natale, quello no. Non si fa.
Indovinate dove ho riposto il carrello.
Forse di rabbia repressa ne ho pure io, tutto sommato.

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