Buongiorno a tutti amici ed amiche e bentornati sul Diario!
Oggi parliamo di B-POLAR, un genere nato nella vicina Francia dall'unione di Noir e Poliziesco, nello specifico di Non sta al porco dire che l'ovile è sporco di Florent Couao-Zotti edito 66THAND2ND.
Un libro fondamentalmente diverso da quelli che abbiamo visto fino a questo momento sul Diario, ma non per questo meno interessante, anzi: non vedo l'ora di leggerlo!
Non sta al Porco dire che l'Ovile è Sporco
di Florent Couao-Zotti
collana: B-Polar
pagine: 184
prezzo: 15 €
isbn: 9788896538210
traduzione: Claudia Ortenzi
settembre 2012
Cotonou, Benin, un’interminabile notte di pioggia. Il corpo di Saadath, bellissima squillo di lusso, viene ritrovato senza vita e orribilmente mutilato. Sulla scena del crimine accorrono il commissario Santos e l’ispettore Kakanakou, incaricati delle indagini. In cima alla lista dei sospetti c’è Smaïn, noto uomo d’affari libanese stabilitosi in Benin, che fa parte di una rete internazionale di trafficanti di droga e gode di importanti protezioni politiche. L’inchiesta conduce a una valigetta piena di cocaina purissima che Saadath aveva incautamente rubato, e che la sua amica Sylvana, detta «la Tigre», vorrebbe scambiare con un bel po’ di denaro. La caccia all’assassino – e alla valigetta – da parte di Santos e Kakanakou è complicata dalla presenza di una terza prostituta, Rockya, e di un investigatore privato che ha più di un conto in sospeso con l’ispettore Kakanakou, sullo sfondo di una delle più grandi metropoli africane abitata da una popolazione in continuo conflitto tra la tradizione e il richiamo irresistibile di denaro e progresso.
Giornalista, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore, Florent Couao-Zotti è nato nel 1964 nella Repubblica del Benin. Laureato in Lettere moderne, si è formato come operatore culturale a Kinshasa (Congo) e Angoulême (Francia). Ha collaborato con vari giornali satirici come «Le Canard du Golfe» e «Abito», di cui è anche il fondatore. Dal 1995, quando L’Harmattan ha pubblicato la sua prima commedia, messa in scena a Parigi e in altri paesi francofoni, Couao-Zotti ha scritto oltre venti opere tra romanzi, raccolte di racconti e testi teatrali, tra cui Un enfant dans la guerre, vincitore nel 1996 del premio Acct, e Poulet-bicyclette et Cie (Gallimard). Nel 1997 ha vinto il Premier Prix de l’Union Européenne con il racconto Ci-gît ma passion, confluito poi nella raccolta L’Homme dit fou et la mauvaise foi des hommes, uscita nel 2000
per Le Serpent à Plumes, che ha pubblicato anche Notre pain de chaque nuit (1998) e Non sta al porco dire che l’ovile è sporco, vincitore a Ginevra nel 2010 dell’importante premio Ahmadou Kourouma conferito per la prima volta a un polar.






