Eccellenza lombarda

Sono tre giorni che i treni in Lombardia funzionano a singhiozzo: soppressioni, ritardi, guasti. Ieri sera al telegiornale sentivo che la regione Lombardia ha deciso di convocare il cda di Trenord per risolvere l'emergenza.
Complimenti per la tempestività.
Sempre ieri, i giornali davano la notiza dell'arresto (ai domiciliari) dell'AD di Trenord (per un'inchiesta su un suo precedente incarico).
Ma tutto questo non mi rincuora affatto.
Perché per, e per le altre migliaia di pendolare il problema è sempre quello: arrivare in orario al lavoro.
Questa mattina avevo pure deciso di alzarmi prima, per non sentirmi dire che sono troppo choosy e non ho voglia di lavorare. Treno delle 7.08 da Arosio soppresso: l'ho scoperto alla stazione. Oltre il danno la beffa.
Il capopostazione ha cercato di spiegare ai pendolari, nemmeno troppo inferociti, che col nuovo software di gestione turni, succede che per un determinato convoglio, manchi il personale.
Ma poi parlando con gente che lavora in Trenord scopri che, in realtà, contro questo nuovo sw c'è anche chi rema contro.
Il software incriminato, per la precisione, è stato comprato da una società spagnola e adattato per la rete italiana: tutto questo perché oggi, gli amministratori non sembrano avere come compito quello di far funzionare le imprese (e far viaggiare i treni). L'obiettivo è far diminuire i costi (il personale, la manutenzione). Per prendere poi un bel bonus, magari.
Morale della favola: sono in piedi dalle 6, per prendere un treno alle 7.40 e arrivare alle 9.
Vorrei dire una cosa, ai signori tecnici, ai professoroni che pensano di aumentare la produttività (su cui incidino anche i ritardi dei treni) tagliando stipendi, welfare e cercando sprechi laddove non ci sono: se non siete capaci nemmeno di far andare il trasporto pubblico (nè la sanità o la scuola) lasciate perdere.