Domenica 23 ottobre i valsusini hanno organizzato una manifestazione molto partecipata e totalmente pacifica, senza nessuno scontro con le forze dell’ordine (nonostante l’atto di tagliare le reti*), fatto per il quale, non essendoci io stata e credendo a quel che leggo da fonti affidabili, penso genericamente che il merito sia di entrambe le parti (cittadini contro chi li dovrebbe proteggere, per quanto mi faccia apparire ingenua non voglio smettere di indignarmene).
Ebbene, quanto ne avete sentito parlare? Chi più chi meno, ma sicuramente non ha avuto le prime pagine della manifestazione con scontri di quest’estate. Vero, questo giro erano in meno (circa ventimila), ma in un periodo in cui la gente è meno in ferie, subito dopo la manifestazione di Roma che ha già fatto spostare persone che forse in Val di Susa sarebbero andate, e in un mese in cui in montagna inizia a fare freddo. Detto questo, ventimila persone sono tantissime; e i valsusini hanno dimostrato che decidono loro, collettivamente, se la manifestazione sarà pacifica o meno, e che non sono manipolabili.
Il Manifesto è l’unico che racconta e commenta dando un vero rilievo alla notizia. Gli altri, se non ci sono ‘blac block’, più di tanto non si interessano. Questa non è roba da prima pagina.
* non quelle del cantiere ma quelle della zona rossa