In un mondo dove vi sono sempre più atleti ottimamente preparati, dove la tecnica è una dote che non possiedono solo pochi eletti, in cui le capacità naturali possono essere sviluppate, se non al 100% comunque in un’ottima percentuale, ciò che fa la differenza tra un vincente e un perdente, che assume un’importanza determinante, è essenzialmente la preparazione mentale. Il mental coach sportivo si occupa proprio di questo; a lui si rivolgono quei professionisti che ambiscono a sviluppare il massimo del proprio potenziale, che ritengono che la mente governi processi come la gestione dello stato d’animo, la capacità di reagire allo stress, l’abilità di sapere rendere al meglio in gara e in allenamento piuttosto che la possibilità di recuperare più velocemente.
In un mondo dove vi sono sempre più atleti ottimamente preparati, dove la tecnica è una dote che non possiedono solo pochi eletti, in cui le capacità naturali possono essere sviluppate, se non al 100% comunque in un’ottima percentuale, ciò che fa la differenza tra un vincente e un perdente, che assume un’importanza determinante, è essenzialmente la preparazione mentale. Il mental coach sportivo si occupa proprio di questo; a lui si rivolgono quei professionisti che ambiscono a sviluppare il massimo del proprio potenziale, che ritengono che la mente governi processi come la gestione dello stato d’animo, la capacità di reagire allo stress, l’abilità di sapere rendere al meglio in gara e in allenamento piuttosto che la possibilità di recuperare più velocemente.
Come tutti gli specialisti anche il mental coach sportivo utilizza delle tecniche specifiche per raggiungere gli obiettivi prefissati con il coachee. Possiamo inoltre aggiungere che essenzialmente sono tre:
- Tra le tecniche utilizzate dal mental coach sportivo è bene ricordare l’uso del dialogo interno, un meccanismo mentale che porta l’individuo a parlare con sé stesso e che può influenzare positivamente o negativamente una prestazione. (le classiche voci “Posso farcela!.. Resisti ancora qualche minuto!.. Capita a tutti di fare un errore!”.. Vs. “Farò una brutta figura anche stavolta!.. È inutile tentare!.. Lo sapevo che andava a finire così!.. Non mi sono allenata abbastanza!”) Il “self talk” è importante affinché l’atleta impari a prendere coscienza dei contenuti del suo dialogo interiore, a controllare il livello di attenzione, a identificare i pensieri negativi e a sostituirli con altri che esprimano fiducia nelle sue capacità.
- Un’altra delle tecniche utilizzate dal mental coach sportivo per comprendere realmente ciò che l’atleta intende raggiungere, è il GOAL SETTING, in cui viene posto nero su bianco l’obiettivo a cui si vuol mirare, magari creando una mappa molto dettagliata di tutto ciò che deve essere fatto dall’inizio di quella esperienza fino ad arrivare al suo epilogo, una sorta di percorso prestabilito, che rende sia il problema che la soluzione molto più concreti e palpabili. I risultati, trattandosi di obiettivi più piccoli e vicini, saranno sicuramente più testabili e meno dispersivi rispetto ad unico grande obiettivo. Tale stesura può inoltre evitare alcuni errori tipici, come porsi degli obiettivi troppo ambiziosi o poco stimolanti.
- La terza delle tecniche utilizzate dal mental coach sportivo per aiutare il suo atleta è la VISUALIZZAZIONE, ovvero far visualizzare al soggetto ciò che potrebbe accadere durante una performance, facendogliela vivere con tutti i sensi, in modo da regolare l’eccitazione, in particolare l’ansia prima e durante la gara, renderlo più fiducioso nelle proprie capacità e capace di elaborare strategie, tattiche risposte ad eventi attesi, aumentare il livello di impegno e di concentrazione. Tale tecnica sfrutta il principio secondo cui la mente non riesce spesso a distinguere immagini di eventi realmente accaduti da rappresentazioni mentali di eventi solamente immaginati.
I tre step da seguire per attuare al meglio le tecniche di visualizzazione sono:
- visualizzare il risultato desiderato;
- visualizzare il processo per raggiungere l’obiettivo;
- visualizzarsi mentre si compiono queste azioni.
Queste tre tecniche utilizzate dal mental coach sportivo possono aiutare nel concreto l’atleta a migliorare la propria condizione mentale, quindi aumentare le possibilità di buona riuscita della prestazione in gara in modo da raggiungere l’esito sperato e atteso.