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Ecco perché la realtà aumentata in realtà non è niente di nuovo

Creato il 02 luglio 2013 da Sulromanzo

Autore: Daniele Duso Mar, 02/07/2013 - 16:30

Realtà aumentata
Denti d’oro, gambe di legno, lenti di vetro. Da tempi immemorabili l’uomo sopperisce ad eventuali mancanze fisiche, naturali o accidentali, dotandosi di protesi che consentono di recuperare le “normali” abilità di un essere umano e tornare così a compiere le quotidiane attività. Man mano che la tecnologia si è sviluppata, si sono cominciate a usare protesi uditive elettroniche (invece dell’antico “corno”), lenti a contatto (in alternativa agli occhiali), protesi in titanio e carrozzine elettriche.

La prossima frontiera, tuttavia, potrebbe permetterci di andare oltre. Almeno questo è quanto promettono alcune delle ultime apparecchiature elettroniche che, a breve, potrebbero essere disponibili sul mercato. Cose viste finora solo negli album a fumetti o nelle sale cinematografiche, ma che presto potremmo indossare vivendo esperienze che non avremmo la possibilità di vivere solo con i nostri sensi… naturali.

È la promessa di dispositivi tecnologici indossabili come i Google Glass, ad esempio, occhiali speciali che, collegati in rete, forniscono moltissime informazioni in più sul mondo che guardiamo indossandoli e che, con un prossimo aggiornamento, addirittura consentiranno di inviare messaggi e-mail, effettuare chiamate navigare sul web semplicemente con la voce. Ma basta pensare a cosa sono diventati gli orologi, talmente “smart” da contenere, oltre alle classiche funzioni, anche quelle di cardiofrequenzimetro, termometro, barometro, bussola e chissà, forse anche dell’astrolabio.

Uno degli ultimi è un progetto del Royal College of Art di Londra, nominato Progetto Eidos. Si tratta di una maschera che, applicata sul viso, è in grado di amplificare portata e funzionalità dell’udito e della vista. Per ora solo un prototipo, ma che potrebbe consentire, anche in una stanza rumorosa, di selezionare e ascoltare una determinata sorgente audio, o isolare, tra tante persone in movimento, una sola figura da seguire, tracciandone la linea di percorrenza. Interessante sia in campo ludico, che, molto probabilmente, in quello militare.

Novità sorprendenti, per quello che consentono di fare. Ma quella che è stata ormai definita “realtà aumentata, a pensarci bene, non è altro che l’evoluzione di quando l’uomo fa da millenni. Al di là di ciò che è stato inventato per riacquisire capacità perdute, l’uomo ha inventato armi e armature per combattere, attrezzi agricoli e da pesca, utensili di ogni tipo che gli consentono di amplificare la sua forza fisica e le sue abilità. Basti pensare alla famosa leva. Ma anche il cannocchiale, per vedere lontano, e la ruota, per muoversi più velocemente, e le navi, per spostarsi sull’acqua. Insomma, va bene parlare di realtà aumentata, ma ricordando che la nostra realtà la stiamo aumentando continuamente da almeno 200mila anni, e forse, potremmo azzardare, da prima ancora che diventassimo uomini.


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