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Ecco perché le donne dovrebbero scappare via dall’Italia

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

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Sicuramente leggendo questo titolo sarai sicuramente portat* a pensare che questo delitto si è consumato in un paese dove vige il regime della sharia, sai quei paesi come l’Afghanistan, Arabia Saudita, Iran, Pakistan, quelli che guardi dall’alto in basso perché le femmine sono trattate come carne da macello e devono arrivare vergini all’altare pena l’accusa di adulterio e la conseguente lapidazione se non ci passa il fidanzato che l’ha sedotta, il cosiddetto “delitto d’onore”.

Eh no cari e care mie, questo accade in Italia nel 2013. Perché in gran parte del nostro paese le donne non hanno diritto ad una vita intima con un uomo, nemmeno con il proprio, costrette ancora ad arrivare vergini fino al matrimonio. Di questo spaccato della nostra realtà i giornali non ne parlano, salvo quando ci scappa il morto-l’ennesimo (tentato) androcidio per motivi di onore; allora i giornali decidono di dedicarne due righe, perché questo non venderebbe, meglio continuare a guardare alle altre culture per convincere le italiane che hanno ottenuto la beneamata libertà per farle stare zitte a subire tutto questo.

Chi è pieno di pregiudizi circa le culture a noi lontane, si armi di macchina fotografica o videocamera e giri per favore in uno di quei paesi degli entroterra meridionali e vi posso assicurare, come mi hanno raccontato alcune amiche, che ci sono ancora paesi che espongono il lenzuolo macchiato di sangue dopo la prima notte di nozze, altro che andare ad insultare il marocchino di turno quando viene accoppata la figlia perché “aveva usi e costumi occidentali”.

Spegnete la televisione, per favore. All’estero pensano di venire qui a cuccare facile perché in tv le donne sembrano libere di esibire il corpo e quindi che siano “aperte” sessualmente. Abbiamo sempre ribadito che quella non è libertà sessuale, ma mercificazione del proprio corpo, si tratta di corpi senza desiderio.

Quei corpi e i messaggi che racchiudono, sono indirizzati agli uomini, perché in Italia la sessualità femminile è rimossa. Solo l’educazione alla sessualità e la promozione di una reale parità tra uomo e donna potrà cambiare lo stato in cui viviamo. Perché ancora poca gente considera ingiusto se non aberrante il fatto che una che vive la sua sessualità con autonomia e libertà viene considerata una sgualdrina, nel 2013. Ma chi dev’essere il promotore di questa educazione? Non certo i media che miscelano vecchi con nuovi stereotipi rafforzandosi a vicenda. Sulla vicenda ho fatto il giro del web e ho dato un’occhiata ai titoli:

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Potrebbe trattarsi di un errore grammaticale? che significa “e lanciano lui dal balcone?” avrebbero dovuto lanciare lei dal balcone?

Credo che i media dovrebbero stare attenti al linguaggio che utilizzano per scrivere i loro articoli, i fraintendimenti sono tantissimi. Si potrebbe pensare che l’intenzione non era sicuramente questa ma quante persone scriveranno che “hanno fatto bene”, “dovevano buttarci giù a lei” eccetera? Basta farsi un giro sulle pagine Facebook compaiono commenti del genere e per di più accompagnati da altri razzisti contro i “terroni”, già perché al nord sono più evoluti, allora non hanno vissuto nei piccoli paesi come è successo a me. Moderni solo perché hanno tra le mani un computer all’ultimo grido, un tablet o un Iphone ma poca evoluzione rispetto ai loro nonni è così dappertutto in Italia.

Ed è curioso vedere come si sono sviluppate le nuove tecnologie a dispetto della mentalità, sempre la stessa. Sono preoccupata, io ci vedo addirittura un ritorno al passato: dall’aumento preoccupante della violenza contro le donne, i femminicidi, gli stupri, i dati sempre più negativi per quanto riguardano le opportunità per le donne di avere un lavoro, di realizzarsi, dell’immagine femminile sempre più stereotipata sui media.

Io dico, alle donne (ma anche a quegli uomini che vogliono amare) che dovrebbero scappare via da questo paese. Non lo dico da pessimista, suonerà sicuramente strano visto che ho sempre ripetuto che dobbiamo rimanere qui a lottare, ma cosa dico a quelle ragazze che non sono nemmeno libere di uscire di casa o di avere un’intimità? Raccomando lo stesso che dico a quelle donne che vengono picchiate dai mariti e se dicessi che queste ragazze dovrebbero restare a sopportare tutto sarebbe come dire che le donne picchiate dovrebbero restare con i loro mariti. Ma non lo capite che è un’oppressione pari ad una violenza?

Io vorrei restare qui, vorrei un mondo a misura di donna, ma io sono libera, non ho per fortuna una famiglia o un marito violento. A voi che subite una situazione simile vi consiglio di scappare via, denunciare non serve, quello lasciatelo fare a noi. Noi al posto vostro lotteremo affinché cambi la considerazione che il nostro Paese ha delle donne, di oggetti sessuali, di proprietà private, di esseri inferiori…ma voi scappate via, andate verso quei paesi che hanno un briciolo di rispetto in più per le donne e che mai vieterebbero ad una ragazza di vivere la propria vita intima con l’uomo che amano e manco meno imporre un matrimonio forzato.

Vedrete che questo Paese sentirà la mancanza delle donne e capirà il vero valore dell’essere donna. Ce la faremo ma intanto non restate qui.



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