Giuro che sono arrivata qui con tutti i buoni propositi del mondo. Ho detto "adesso mi dedico al blog con tutta me stessa" perche' davvero non sopporto i blog abbandonati, quelli in cui non si scrive almeno una volta al giorno. Arrivo qui e trovo una serie di sorpresine tra cui il favoloso pacchetto tv+internet+telefono disattivato. Aiutoooooooo mi son detta e adesso??
Finalmente stamattina ho risolto. Un mezzo incubo.
Ora ecco qui la mia bella connessione con tutti i suoi risvolti positivi.
Il viaggio e' andato abbastanza bene. Sedici ore di volo totale (Milano-Londra-Los Angeles) con un bimbo che ne ha dormite solo due! Capite ora l'"abbastanza"!
Come sempre si e' consumata la solita tragedia del passeggino. A questo punto consiglierei a tutte di imbarcarlo direttamente, perche' non vedo grossi aspetti positivi nel tenerselo. A parte il solito pullman stile terzo mondo da prendere a Milano (notiziona! Li hanno anche a Londra! Tutto il mondo e' paese) in cui barcamenarsi tra bagaglio a mano, bambino, biberon di latte (rovesciato sulla Goyard arghhhhhhhhh- fare la fashionista con un lattante non e' impresa facile) e pioggia (capelli appena fatti, ovviamente, e a Milano piove sempre), arrivata a Londra me l'hanno fatto lasciare all'entrata dell'aereo per Los Angeles. Voi cosa dite? L'ho trovato all'uscita dall'aereo? Ovviamente no. Attese interminabili, aereo svuotato e nulla. Mi sono diretta alla dogana e i bambini non sono certo dei privilegiati. Nonostante il volo lunghissimo, in coda come gli altri. Da li', dopo scene fantozziane, il recupero valigia (si solo una, l'altra me la portano) e l'attesa (di nuovo??) dell'adorato passeggino. Una hostess gentilissima mi ha aiutata a recuperarlo e a raggiungere l'uscita. Stavolta la coda interminabile era dopo il primo passaggio doganale, stranissimo! Dopo due ore sono riuscita a uscire e, ovviamente, l'autista non c'era piu'. Recuperato al volo ho, finalmente, raggiunto Venice. Devo proprio amarla questa citta'!!
P.S. Mentre passeggiavo con la hostess mi ha dato un consiglio geniale. Esistono dei siti (che cerchero') su internet dove spedire i vestiti dei vostri bimbi e con cui far fare la classica coperta americana, quella composta da tanti pezzetti di stoffa. Ve lo ricordate il film con Winona Ryder? Quello in cui generazioni di donne si trovavano per creare coperte nella piu' classica tradizione americana. Non e' un'idea bellissima? Da regalare il giorno del matrimonio o per la laurea. Da oggi terro' alcuni vestitini, i piu' preziosi, quelli pieni di ricordi e iniziero' la mia handmade crafted quilt....
P.S.2 La hostess, a un certo punto, mi ha chiesto se ero una modella. Moi? Mi vedeva molto alta e magrissima. "You made my day!". Mi ha davvero riconciliata col mondo....
Forse di Victoria Beckham, sempre cosi' perfetta in aeroporto, non ce n'e' una sola. O almeno per oggi, mi piace crederlo!
S.
Location:Los Angeles