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E.coli ora accusati i germogli di soia

Creato il 06 giugno 2011 da Realtanascoste @realtanascoste

E.coli, prima si è data la colpa ai cetrioli spagnoli, poi all’ insalata e alle verdure, ora tocca ai germogli di soia.
I ricercatori tedeschi sono in attesa dei risultati per confermare qualsiasi fonte, anche se si lavora ad un collegamento con pazienti infetti e ai germogli di soia coltivati in una fattoria a Uelzen a sud di Amburgo.
Non è la prima volta che i germogli di soia tra cui anche lenticchie e fagioli verdi, siano associati a qualche allarme sanitario.
Segnalati nel 2010 nel Regno Unito come focolaio della salmonella e nel 1996 negli Stati Uniti.
Per prevenire possibili infezioni bisogna seguire varie procedure che vanno dalla produzione al consumo sulle nostre tavole.
A casa nelle nostre cucine i germogli di fagioli vengo utilizzati per l’insalata, se la verdura è contaminata mangiarla cruda come si fa per l’insalata aumenta drasticamente le probabilità di infezioni.
Il consiglio sul sito web di Food Standards Agency, dice che mangiare in sicurezza bisognerebbe cuocere i germogli fino alla loro completa cottura, si consiglia inoltre di sciacquare per bene prima della cottura, evitato anche di consumare i prodotti dopo la loro scadenza, quindi controllate bene.
Nelle aziende agricole, i germogli di fagioli son coltivati in fusti di vapore ad una temperatura di 38 gradi.
Il batterio E. Coli 0104 vive principalmente nell’ intestino degli animali, non si riesce a capire come tale batterio sia arrivato sulle verdure, l’unica spiegazione riguarda che le feci degli animali usate come concime abbiamo intaccato i semi delle piante ed in più abbiano contaminato l’acqua.
Per il momento si stanno effettuando analisi e ricerche per scoprire e confermare esattamente la situazione.
E.coli ora accusati i germogli di soia


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