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ECONOMIA - Monti, le tasse e il sistema bancario

Creato il 27 gennaio 2012 da Calcisulcalcio
ECONOMIA - Monti, le tasse e il sistema bancario
Il premier Monti, salito al governo a fine novembre, ha fatto già parlare di sé grazie alla manovra così detta “Lacrime e sangue”, manovra recessiva per alcuni autorevoli economisti. Questo tipo di manovra costringe il popolo a dei sacrifici che, a causa dell’attuale congiuntura economica, sembrano, anzi, sono impossibili da attuarsi e, soprattutto, da sopportare. Ma ci sono esempi europei di manovra “Lacrime e sangue”? Ebbene sì, la Grecia di Papademos.
Nel paese ellenico la quota di poveri è quasi 1/3 della popolazione totale e la tassazione è talmente rigida che vengono tassati anche i redditi inferiori ai 5000€. Insomma, come sempre a pagare saranno i soliti lavoratori dipendenti, magari sottopagati dalle imprese a causa dell’alta tassazione. Ma i risultati di questa manovra quali sono?
Semplice, recessione totale. La Grecia sta cercando un accordo con i creditori privati per rimborsare parte del debito pubblico che, se portato a scadenza, non sarebbe rimborsabile e porterebbe al tanto conclamato default.
In sostanza, a pagare e a sacrificarsi sono sempre i soliti onesti cittadini e, ci tengo a sottolinearlo, imprenditori. Quegli imprenditori che non riescono a pagare i dipendenti, quelli costretti al suicidio, strozzati dai prestiti usurai delle banche.
In tutto ciò, cosa fa il sistema bancario per migliorare una situazione a dir poco delicata? Nulla. Anzi, tagliano personale e non concedono credito, vero e proprio motore della società insieme alla classe media (che spende i soldi prestati). Il sistema economico si sta letteralmente congelando sotto gli occhi di tutti e di certo questo tipo di manovra LS non incentiva.
La soluzione? Fare il contrario di quello che si fa ora. Abbassare le tasse, aumentare la spesa pubblica per investimenti per riattivare il circuito dei prestiti bancari e dei consumi.
di David Pascucci

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