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Ed è subito mezzogiorno

Creato il 13 gennaio 2015 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1
 Ed è subito mezzogiorno
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera. 
 
Non so perché continui a guardarmi, a cercare in tutti i modi la mia attenzione, già di suo sconnessa, fitta di pensieri latenti. Vanno di fretta anche loro, a quest'ora del mattino tutto corre e non vorrebbe affatto, che così fosse.Non vorrei nemmeno dartela vinta, e guardarti. Ancora, e ancora.Ma poi ti guardo, per ricordarmi che devo fare in fretta, corro in un perimetro tanto piccolo che potrei chiuderlo e metterlo in tasca. E invece continuo a circumnavigare questa casa, concentrandomi per lo più sull'ambiente che prende la sala e la cucina. E giro senza nave, senza mezzo che sappia illudermi che il tempo non conti, che non fa quel rumore assordante, che non è perversa come sembra, quella stronza malefica di una lancetta."Tic e tac, tic e tac, tic e ancora tac".Ti odio. Impresa ridicola, sfiancante. A metà tra l'ordinario e l'impossibile. Mi volto contro la mia volontà, sfidando il collo in torsioni impraticabili, e di nuovo ti guardo.Nella tua perfetta e dannata rotondità, stesa sul muro color avorio spugnato e toccato dal sole.Questa è l'ora in cui dalla finestra entra una luce smagliante, invadente al punto giusto, senza esagerare scalda ogni cosa. Il sole d'inverno è proprio così. E saltello qua e là, con un occhio ai fornelli, l'altro ad aspettare il momento fatidico della mattinata. Come un tic, un vezzo che non ho cercato. Sbrigo tutto ciò che tu mi rammenti, cercandomi con sfacciata ostinazione, tra un tic e un tac.Ma per chi mi hai preso, per la tuttofare dei tuoi ghiribizzi? Tu vuoi i miei occhi e la mia attenzione, vuoi che accosti la tua presenza ad ogni gesto o pensiero della mia giornata. Credi forse che, se così non fosse, mi scivolerebbe tutto addosso e perderei la cognizione dello spazio e del tempo attorno a me?Be' ti sbagli di grosso. Ho tutto sotto controllo, sai?In casa ora l'aria rinfresca e rigenera i pensieri, accarezza i letti, le lenzuola e i cuscini. Ha un non so che di celestiale. Me ne accorgo osservando il mio gatto. Dalla camera, con fare felino e fiero, si sposta e sceglie la posizione perfetta. Quella in cui il corridoio si incontra con la sala, e il pavimento, nella sua trama a rombi color salmone, sembra il punto del mondo più illuminato, un'oasi.E i gatti non scelgono mai un posto a caso, e se si spostano è perché ne vale davvero la pena. Sembra proprio che tu non mi creda.Chiudo il gas e mi lascio consolare dal profumo di un sugo avvolgente, morbido. "Mamma io pasta in bianco"."Mamma io pasta al sugo". Continuo a pianificare la mia crociata domestica, rivedendo ogni punto, cercando di non deludere i gusti dei miei piccoli uomini. E tu mi guardi ancora, mentre la casa è vuota e io approfitto della mia solitudine. Ma sì, so cosa vuoi dirmi.Tra poco la mia bolla arriverà in altro, su su su fino a toccare il massimo consentito dalla fisica e dall'aria.E poi "puff", svanirà nel nulla e tu ribadirai il passaggio, cruciale, crogiolandoti nella tua pensata autorità da Re delle mie mattine. Stavolta sbagli, lasciatelo dire.Sì, ti guardo e continuo a soddisfare le tue voglie, ma io so che la mia bolla domani tornerà a prendermi. Mi guardi anche tu ora, e vuoi che i miei occhi si concentrino solo su di te. Proprio ora che tra l'undici e il dodici non esiste più un passo che li divida. L'ultimo giro è andato, abbiamo corso entrambi, tu seguendo il tuo senso, io il mio.Chiudo le finestre e non vorrei - si stava così bene.Il gatto è tornato in camera.Io guardo la luce spostarsi, tu trovi un po' di pace e scegli il silenzio.Spengo il pc e un pensiero torna a trovarmi, identico, tutte le mattine."Domani ti tolgo da quella parete, disgraziato di un orologio". Ed è subito mezzogiorno. 

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