ed eccolo che arriva, il non senso dell'esistenza, la morte di ogni ideale, la fine dello spirito apollineo, e l'accettazione di quello dionisiaco. grazie Nietzsche.

e queste sarebbero le fantastiche avventure della Fenice? questa è rabbia allo stato più puro!
Mi scuso anticipatamente per il linguaggio più o meno scurrile e non propriamente Oxfordiano che vi accompagnerà per tutta la lettura di questo post.
Mi piange il cuore arrivare a questi livelli di bassezza stilistica. Anzi, no.
Il fatto è che non sono arrabbiata. Nemmeno inferocita. Sono dannatamente e perdutamente incazzata come una Iena ridens che si vede portar via il suo cibo da un ingrato avvoltoio.
In momenti come questo, capisco perchè sono single.
Credetemi, per lungo tempo ho provato e riprovato a cercare una qualche forma di vita umana con un minimo di sale in zucca, oltre ad un decente quoziente intellettivo.
Evidentemente, è chiedere troppo.
Non basta evitare come la peste tossicodipendenti o presunti tali, non basta imporsi un limite d'età al di sotto del quale non scendere, non basta nemmeno scegliere chi effettivamente si pensa di volere.
Eh no! Non si può. Perché lo sfigato o stronzo di turno arriva puntuale come la morte. Quello che cerca di comprarti con regali e quando glielo fai presente si indigna per la tua perfidia. Arriva quello che ti stressa fino all'esasperazione, secondo lo schema “3 – 2 – 1”.
3 – messaggi ogni santissimo minuto, se non rispondi arriva quell'invenzione diabolica di FB e le sue notifiche.
2 – quando capisce che non ce n'è, perché so essere molto diretta sotto questo punto di vista, passa alla fase “perfetto, ora ti smerdo con tutti i nostri amici”.
1 – quando nemmeno la seconda fase funziona, fa marcia indietro, si ricorda di essere un essere umano e ti dice “ok, spero che tu sia felice”.
Sarebbe bello se tutto finisse qua. Diresti “guarda un po', è cresciuto, i neuroni del cervello hanno iniziato a funzionare, sembra quasi una persona normale!”. Ma poi no! Ripassa all'attacco! Ed inizia, nuovamente con il tre, poi il due, poi l'uno.
Bene, sapete cosa c'è di nuovo? La Fenice si è rotta il “cazzo” giusto per rimanere in tema.
Per questo mi sono lanciata in questa nuova sfida: basta trogloditi, basta fantasticherie romantiche sull'amore, o sogni sul belloccio di turno. Basta speranza di trovare un cervello, prima che un uomo. Questa è la morte degli ideali di cui parla Nietzsche. Morte del mio mood da film Disney, arrivo del mood Tarantino.
Dopo aver passato tre anni della mia vita senza nessuno al mio fianco, ma sperando di avercelo, ora vi dico che anche la speranza è morta. Cambia qualcosa? No, sono sempre io, sempre single.
Ma almeno non aspetto l'impossibile!
La Fenice ha dichiarato guerra alla visione romantica dell'amore (fate ben attenzione non all'amore in generale, anche se, probabilmente, non è che una utopica consolazione dovuta alla morte di ogni ideale – Nietzsche Docet).
Ed ora vi saluto, sensibilmente meno nervosa, ma perdutamente risoluta.
Buona fortuna a tutti!