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Anche i bloggers sono umani e anche noi abbiamo un punto debole, soprattutto di tipo musicale.
Anzi, ad essere sincero io ne ho molti più di uno, quindi oggi vi recensirò un disco in modo abbastanza di parte.
Iniziamo dal fatto che adoro i Pearl Jam e di conseguenza adora il loro cantante Eddie Vedder, detto questo come molti di voi sapranno il soggetto ultimamente non si accontenta più di cantare solamente nella band ma ha iniziato da qualche anno un parallela carriera solista che l'ha già portato alla pubblicazione della colonna sonora per il film Into The Wild e ad una serie di tour in solitaria in cui esegue pezzi spesso solo chitarra e voce.
Bene i presupposti ve li ho detti tutti ora veniamo al nuovo disco.
Ukelele Songs come di certo avranno già intuito i più sagaci è un disco composto da pezzi eseguiti quasi esclusivamente con l'ausilio dell'ukulele ed è quanto di più distante si possa immaginare dalla produzione tipo dei Pearl Jam e non solo per la diversità nella strumentazione usata ma anche e soprattutto per i temi affrontati nei vari pezzi.
Vedder da infatti sfogo al lato più dolce affrontando l'argomento amore dai vari punti di vista.
I brani raccolti nell'album non sono del tutto inediti per gli appassionati del gruppo di Seattle, l'apertura è affidata a Can't Keep brano già apparso in Riot Act del 2002, Sleepless Night, qui eseguita in compagnia di Glen Hansard, era stata pubblicato attraverso un singolo natalizio per il fan club, altre come Goodbye, Broken Heart, Satellite, Longing to Belong e You’re True erano state egeguite dal vivo durante i tour solisti.
In poco meno di 35 minuti Vedder mette in fila 16 canzoni, o meglio 14 più uno scherzo di pochi secondi e uno strumentale che non arriva al minuto, che sembrano una colonna sonora creata ad hoc per una serata tranquilla o per un pomeriggio fresco di primavera passato a ripensare alle emozioni che abbiamo provato in passato o a quelle che stiamo provando nel presente se preferite.
Ad impreziosire il disco anche una collaborazione con Cat Power.
Ok ora sta a voi ascoltarlo e giudicare se mi sono solo lasciato trasportare dalle emozioni e dal fatto che nutro una forte passione per questo strumento a quattro corde o se davvero il disco merita davvero ad di là dei miei giudizi di parte.
Buon ascolto.
1. Can’t Keep
2. Sleeping by Myself
3. Without You
4. More Than You Know
5. Goodbye
6. Broken Heart
7. Satellite
8. Longing to Belong
9. Hey Fahkah
10. You’re True
11. Light Today
12. Sleepless Nights (featuring Glen Hansard)
13. Once in Awhile
14. Waving Palms
15. Tonight You Belong to Me (featuring Cat Power)
16. Dream a Little Dream
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