Oggi vi consiglio un libro di Gianfranco Zavalloni: Orti di pace. Il lavoro della terra come via educativa.
“È da anni che mi batto, insieme a tanti colleghi, docenti di tutti i livelli, per far sì che nella scuola si coltivino orti. Di fatto oggi c’è un bel movimento non “sotterraneo”, ma – mi verrebbe da dire scherzando con le parole – “a livello del terreno”, di scuole con l’orto.
In tutte le regioni d’Italia (ma non solo!) ci sono orti-giardini didattici. Non abbiamo inventato nulla. In un manuale sull’orticoltura di fine Ottocento ho trovato un capitoletto iniziale dedicato proprio agli orti didattici, con schemi precisi, indicazioni di come disporre le piantine, come posizionare l’orto rispetto al sole, ecc. Nelle scuole italiane, quindi, sono sempre esistiti gli orti. Nel periodo del fascismo poi, per sostenere le famiglie che avevano giovani alle armi e per essere il più possibile autosufficienti, sono statti chiamati “orti di guerra”. Comunque sia, coltivare un orto è sempre un’esperienza di pace e in tante parti della terra ci sono persone che in pace coltivano la terra. Abbiamo così chiamato questo progetto e questa rete “Orti di Pace”: una libera associazione, un movimento di persone libere, che hanno a cuore orti e giardini di interesse pubblico. La rete “Orti di Pace” offre la possibilità di condividere le conoscenze sulla creazione di orti-giardini e gli sforzi per promuovere questa attività. “