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Educazione civica

Creato il 28 febbraio 2011 da Lipesquisquit

Educazione civica

foto:flickr

Ho realizzato, forse un po' in ritardo, che l'oggettività può essere un problema, specialmente in politica.Fin da piccolo, l'oggettività me l’hanno sempre fatta passare come una roba importante, come la cosa giusta da perseguire, da raggiungere e da esercitare, e io quando ero piccolo ero fanatico, se mi convincevo che una cosa era giusta la portavo avanti fino in fondo, ad ogni costo; per questo, sono sempre stato convinto che l’oggettività un giorno mi avrebbe dato una visione migliore delle cose, una maggiore capacità di discernimento, la salvezza quella vera, forse anche dei superpoteri, invece ha finito solo per impedirmi di partecipare attivamente alla politica del mio paese, perché per scegliere un partito da sostenere e votare non ci vuole razionalità, non ci vuole uno sguardo serio, neutro, oggettivo e disincantato, no: ci vuole uno sguardo di parte.La democrazia ha bisogno di elettori che con tutta la loro spontaneità sostengano un partito o l’altro, elettori che senza ponderare troppo si sentano subito dalla parte giusta, e che restino ben piantati lì dove sono, perchè invece gli elettori oggettivi finiscono per rovinare tutto il sublime meccanismo democratico. Quando uno vede davvero, con un’analisi seria e lucida, cosa sono i politici, è naturale che poi non riesca a fidarsi di nessuno di loro, ed è naturale che poi si ritrovi amareggiato in una cabina elettorale a mettere la croce sul male minore.Per partecipare al gioco della cittadinanza democratica nel modo migliore non serve tutto questo impegno, attivismo, sforzo di comprensione che i professori e le persone serie cercano sempre di ficcarci in testa, non bisogna metterci troppo cervello e leggere tanto, documentarsi, conoscere bene la storia, arrivare a capire davvero le cose, e non si deve nemmeno spaziare, non è necessario uscire davvero dal recinto di casa, ampliare gli orizzonti e ricercare dialetticamente il vero. Piuttosto, bisogna restare lì dove si è, solo questo: piantare i piedi e capire quanto basta, limitarsi a buttare un’occhiata dall’altra parte, farsi un’idea sommaria dell’altro e dirne peste e corna, così poi ci si sfoga tutti reciprocamente, si va tutti a dormire felici, si va a votare con l’illusione della consapevolezza e si fa andare avanti il mondo. La democrazia è quel prodigio, quel gioiellino, quel sistema meraviglioso che rende socialmente utile la comune faziosità; tentare di fare qualcosa di migliore, vorrebbe dire remare contro. Guai a rovinare la democrazia con uno sguardo oggettivo, l’oggettività è una minaccia, l’oggettività è terrorismo.Pertanto, mio buon concittadino incorreggibilmente fazioso e naturalmente portato a scegliere a cazzo il candidato da votare, chiunque tu sia e di qualunque schieramento tu ti faccia portavoce, cerca di non cambiare mai: sei il sangue della civiltà occidentale.La nostra libertà è nelle tue mani.


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