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Effetti collaterali ( 2013 )

Creato il 07 maggio 2013 da Bradipo
Effetti collaterali ( 2013 )La giovane Emily ( Rooney Mara), sposata a Martin ( Channing Tatum), appena uscito di galera dopo aver scontato una condanna per insider trading, soffre di depressione e ha tentato un paio di volte di suicidarsi. Per curare questa sua patologia va in cura da uno psichiatra molto affermato, il dottor Banks ( Jude Law) che , su consiglio della sua precedente psicoterapeuta, la dottoressa Siebert ( Zeta-Jones), le prescrive un farmaco sperimentale . Martin vien trovato morto in casa per ferite da pugnale e naturalmente tutti gli indizi di colpevolezza convergono sulla giovane Emily. Che, dal canto suo afferma di non ricordare nulla....
Dopo tanti anni ancora non sono in grado di decriptare la carriera di un regista ondivago come Soderbergh capace di passare da schifezze da multisala a film specchio di un talento luminoso con la stessa facilità con cui uno si cambia i calzini.E non è un caso che per quanto mi riguarda il suo film più bello ( Bubble del 2005, un incrocio mefistofelico tra l'ultimo Friedkin e il Solondz cantore dell'America nascosta ) è anche quello meno legato alle logiche commerciali con il suo aspetto povero da film indipendente girato veramente con un pugnetto di dollari , con una troupe ridotta all'osso e un cast di illustri sconosciuti.
Questo film non doveva essere diretto da Soderbergh ma per impegni dello sceneggiatore Scott Z.Burns ( lo stesso di Contagion) , il buon Steven ha dovuto prendere in mano il progetto e già che c'era oltre che della regia si è occupato della fotografia e del montaggio firmandoli col nome dei genitori.
Effetti collaterali apparterrebbe alla categoria dei film di Soderbergh che aspirano a essere blockbuster e la confezione inappuntabile , oltre che il cast all star , sono ulteriori testimonianza di questa aspirazione.
Parte come un thriller medico e poi proprio quando si inizia a pensare che la pellicola stia diventando un je accuse virulento contro le lobbies farmaceutiche che fanno milioni di dollari a palate commercializzando farmaci antidepressivi, imbocca un'altra strada, quella del thriller hitchcockiano in cui le carte vengono mescolate continuamente , così come anche i punti di vista.
Perchè si parte con una cinepresa che pedina da vicino Emily e man mano che si prosegue si assume sempre più il punto di vista del dottor Banks, prototipo di personaggio hitchcockiano che deve difendersi da un qualcosa molto più grande di lui.
Il problema del film a mio modesto parere è nella sua lineare prevedibilità: uno spettatore un minimo smaliziato capisce subito che cosa stia succedendo e dove il film voglia andare a parare anche perchè Soderbergh sceglie la strada della trasparenza mettendo a favore di camera tutte le azioni di Emily e togliendo quindi quella che dovrebbe essere la dote principale del personaggio: l'ambiguità.
Emily non ha questa dote e il film perde quel thrilling che gli avrebbe fatto guadagnare punti. Anzi quando esce di scena il personaggio di Tatum ( che fa la figura del due coppe quando briscola è bastoni) diventa ufficiale la direzione del film che non avrà più deviazioni o notazioni a margine fino al termine.
Quel finale (omo) erotico, poi,   arriva quasi a valicare le soglie del ridicolo involontario.
Effetti collaterali ( 2013 )Alla fine si resta con il sapore di un thriller formalmente curatissimo ma che non riesce a fare quel salto di qualità a causa di un copione che si trascina con stanchezza perchè privo di sottotesti, inadatto a letture seguendo direttrici multiple ma soprattutto privo di  suspense.
E poi quel retrogusto moralista che , come Hollywood insegna nel manuale del blockbuster, serve per mettere tutte le tessere del mosaico al loro posto in un qualcosa assimilabile comunque al consueto lieto fine, è francamente fastidioso
E' però da valutare con favore la prova di Jude Law e Rooney Mara: il primo riesce a sfumare con bravura una parte in cui non sono così netti i confini tra bene e male, mentre la seconda con la sua bellezza acerba e lolitesca ( un mix esplosivo che mi fa tornare alla memoria la bellezza diafana della giovane Isabelle Adjani e la carica erotica quasi inconsapevole della giovane Emanuelle Beart) colora con stralunata bravura un personaggio dalle potenzialità parzialmente inespresse e non per colpa sua.
Effetti collaterali è insomma un compitino eseguito con diligenza ma senza colpi di genio, un film finemente intarsiato il cui formalismo sembra voler nascondere la pochezza del suo contenuto.
Ed è proprio così : un film di forma accattivante ma che può offrire poco altro.
Un peccato perchè l'inizio lasciava presagire qualcosa di meglio, molto meglio.
( VOTO : 5,5 / 10 ) 
Side Effects (2013) on IMDb

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