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Einzlkind, Harold, Nottetempo

Creato il 09 luglio 2012 da Atlantidelibri
Due protagonisti bizzarri ma irresistibili e un viaggio non solo geografico ma anche alla ricerca del senso della vita e della morte: “una favola eccentrica dal finale perfetto” l’ha definita Der Spiegel scritta da un autore tedesco sconosciuto, che si e’ scelto lo pseudonimo di Figlio unico, ricca di tenerezza, cinismo e humour nero.
Einzlkind, Harold, Nottetempo

Harold ha 49 anni, è stato appena licenziato dal supermercato dove lavorava è un tipo silenzioso e odia gli altri, inscena almeno una volta al mese un suicidio per arrivare a rappresentarlo alla perfezione. Melvin di anni ne ha 11 ed è convinto di essere un genio, parla un’infinità di lingue padroneggiandole al 98%, non è solo vegetariano, non è vegano, ma fruttiano, e dall’alto della sua intelligenza tratta gli esseri umani come malattie per cui ci sia bisogno di un vaccino. Costretta a una trasferta di lavoro, la mamma di Melvin che vive sola con il figlio affida il bambino ad Harold per una settimana. Dopo un paio di giorni d’inferno Melvin rivela il suo piano: ha scoperto il nome di suo padre in una vecchia lettera indirizzata alla madre e vuole che Harold lo accompagni a verificare chi delle 4 persone in Inghilterra – più un quinto in Irlanda – che portano il nome di Jeremiah Newsom sia suo padre. Hanno 5 giorni di tempo per raggiungere e scartare gli ipotetici padri e trovare quello vero.



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