L’altro giorno mi sono scontrata per puro caso con uno dei film più interessanti e emblematici della cinematografia spagnola: El día de la bestia, cioè Il giorno della bestia.
Si tratta di una commedia-terrore girata nel 1995 e che consacrò il suo regista Álex de la Iglesia come uno degli artisti di maggior esito del cinema spagnolo.
Sebbene io sia un’autentica fifona e la sola idea di vedere un film pseudo satanico mi terrorizza con questo film le cose sono andate un po diversamente: El día de la bestia tocca temi paurosi ma lo fa in modo cosi ridicolo, goffo e tremendamente casereccio da riuscire a non trasmettere mai paura. Nelle scena si alternano sgomento, sorpresa, curiosità, allegria, sospetto ma mai, e dico mai, nessun timore. Dopo i 99 minuti di film resterai con l’amletico dubbio se tanta sdrammatizzazione del satanismo e del paranormale sia stata davvero voluta dal regista o se sia semplicemente il risultato di malriuscite scene di terrore.
Dove scappa una risata il regista desiderava un urlo? Non lo sapró mai, quel che invece so è che tutto il film è cursi, cioè grezzo, volgare, e mi ha provocato quel sentimento ambivalente di rifiuto e morbosa curiosità che solo la Spagna e le spagnolate sono capaci di scatenare nel mio cuore.
Esattamente come quando mi fermo a guardare qualche vetrina del centro con un occhio aperto e un altro chiuso, dicendo bleeeeh uuuhh mmmhh ashhh aaaha jejeje cosí ho passato i 99 minuti de El día de la bestia.
La storia: un sacerdote crede di aver trovato il messaggio segreto dell’Apocalisse. Questo messaggio dice che l’Anticristo nascerà il 25 dicembre del 1995 a Madrid, cittá vittima di un’onda di vandalismo e delinquenza.
Convinto di dover impedire questa nascita il prete conosce un giovane metallaro e insieme cercano di trovare il luogo di Madrid in cui avrá sede l’evento, ma ovviamente niente è facile: contattare con il maligno si rivela un’impresa davvero ardua!
Quindi i due contattano con un famoso presentatore televisivo di scienze occulte (ITALIANO!) e compiono un rituale, ma senza esito. Si seguono strambotiche avventure che culminano nell’illuminazione: l’Anticristo nascerà nella Puerta de Europa.
Personalmente mi sembra un ottimo luogo dove far nascere l’Anticristo, poiché rientra nei posti della mia Madrid di Merda.
Curiosità imperdibili su questo imperdibile film: nel cast recita (dicendo anche 4 parole in spagnolo) la nostrana Mariagrazia Cucinotta, che fa la parte della belloccia e svampita fidanzata del presentatore televisivo.
Il film è interamente girato a Madrid, per cui in tutte le scene esterne è facile riconoscere angoli e vedute della mia amata città.
L’annuncio luminoso della Schweppes in cui appaiono appesi i tre protagonisti è in realtà una replica dell’originale che si trova in Plaza Callao. La scena si giró in uno studio, dove l’insegna era sospesa solo di un paio di metri dal suolo.
Consiglio fortemente questo film a tutti i cinefili che amano la Spagna e il cinema duro, perché -con Madrid come insostituibile scenario- questa tragi-commedia ci insegna che si puó ridere dei satanisti, si puó amare senza alcuna ragione il trash, anche la Cucinotta puó risvegliare un sopito e/o sconosciuto orgoglio nazionalista e, soprattutto, El día de la bestia ci ricorda che oltre Almodovar c’è di piu.