Una cosa che mi dispiace parecchio di me e della mia generazione è che ogni tanto ci facciamo prendere dalla paura, e ci paralizziamo (nelle idee o nelle azioni, a seconda dell’indole di ognuno).
Poi ogni tanto esce in tv qualche sessantenne che ci studia, e che dice che non dobbiamo avere paura ma dobbiamo lottare, proprio come hanno fatto quelli della sua generazione. Solo che forse questo signore sessantenne dimentica che quelli della sua generazione che hanno lottato in piazza poi si sono sistemati tutti con un bel posto fisso, magari statale, mentre noi trentenni di adesso la lotta la facciamo ogni giorno, per cercare di mantenerci a galla.
E se non hai il lavoro lo cerchi, e se ce l’hai stai ben attento che non ti caccino con questi contratti di lavoro di Pulcinella, e tutto è precario per noi. La città precaria, la casa precaria, l’impiego precario, i sogni precari, poi dicono che nel mondo d’oggi non si crede nei valori, non ci si sposa, non si fanno figli. Ma come li cresciamo ‘sti figli??
Allora quando inizio a pensare a tutte queste cose la paura mi abbraccia, e la lotta diventa trovare qualcosa che rompa questa stretta, che spaventi la paura.
In questi momenti mi piace andare in un luogo magico: El jardin secreto, cioè Il giardino segreto, che se vogliamo possiamo chiamarlo “bar”, ma sinceramente mi sembra un po’ riduttivo.
Cioé giá un posto che é tutto azzurro fuori non può essere un bar, ma il paradiso!
lasciatemi qui
amo questo posto
Qui sentirai che il mondo è pace e amore
più pace e amore per tutti,grazie
Si risveglierá la vecchiettina inglese che dorme in te, e vorrai assorbire tutti i liquidi del mondo con i biscotti-orsetti
amo avere 79 anni
Scoprirai che soffocare i pensieri con dosi brutali di zucchero è sano e giusto
gnammi!
come innamorarsi di un dolce
Qui tutto è talmente magico, ovattato, onirico che varcata la soglia del bar sembra di entrare nella casa di zucchero di Hänsel e Gretel, ma senza la strega.
Inoltre con delle enormi conchiglie che fanno da lampade e che emanano una luce soffusa e dolcissima anche il più brutto dei commensali ti sembrerá affascinante, e potrai vivere un amore passeggiare, segreto e virtuale della durata di un caffé
Ma insomma questo bar ha qualcosa di brutto? ti chiederai tu, mia cara amica romanticona che vuoi venire a vivere a Madrid. Ebbene le cose brutte le ha, e se parlo al plurarle significa che sono BEN 2:
- la cola, cioé la fila di persone che in inverno si piazzano davanti alla porta in attesa del loro turno di dolcezza
- la cuenta, cioé il conto. Entri ne El jardin secreto per dimenticare i dolori sociali e far pace con il mondo, ed esci bestemmiando perchè hai pagato un caffé 4 euro.
Cosí é la vita, uno strano gioco di equilibri che danno dolcezza da un lato e amarezza dall’altro.
Ma almeno qui un po’ di dolcezza é garantita a tutti.
Ver mapa más grande