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El llamador de ángeles

Creato il 09 ottobre 2012 da Unarosaverde

Credevo fosse un pomander, l’oggetto sferoidale appeso con una catenina al collo di una collega spagnola e questa mattina le ho chiesto se contenesse profumo.

No, mi ha risposto scuotendolo leggermente per farne uscire un suono di campanella, è un “llamador de ángeles“, un richiamo per gli angeli. Lo mettevano i contadini vicino alle culle così, se qualcuno si fosse avvicinanto al bambino mentre loro stavano lavorando,  avrebbero sentito e sarebbe corsi a vedere cosa stava succedendo.

Chissà dove sono gli angeli, in questo momento difficile per la Spagna. Forse ieri stavano svolazzando sopra il centro di Madrid, mentre camminavamo lungo il Palazzo Reale bianco di luce nel buio della notte, o facevano larghi giri di pattuglia lungo le strade che portano a  Puerta del Sol, affolllate di persone e di brusii in questa città che sembra non dormire mai.

Oppure vigilano sopra di noi che, di tanto in tanto, torniamo per proseguire qui il nostro lavoro, in un Paese che resiste e che lotta, sotto un cielo di scampoli d’estate.


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