El Maresme - Sant Pol de Mar

Un paesino mediterraneo, niente di particolare per chi ha viaggiato un po' nel nostro sud o - che ne so - in Grecia. Il web minimizza (ad esempio, qui).
Cosa ci abbiamo trovato di così speciale, tanto da ritornarci più volte?
* si scende dal treno e si è subito sulla spiaggia delle barchette, nemmeno l'incomodo di un sottopassaggio* la Patanca, anche lei è subito lì, inutile affittare l'ombrellone. Tra l'altro, è l'unico paese della costa in cui non si affittano ombrelloni, quindi... (Dimenticavo: le spiagge qui sono tutte pubbliche, dotate di servizi, docce, baretti, bagnino; i punti di soccorso sono capillari. Chi arriva pianta l'ombrellone dove vuole, se non ce l'ha l'ho affitta, tranne che a Sant Pol ^ ^)* l'Eremo, custodito da una coppia di italiani che vivono ai piedi dell'edificio (vedi prossimo post)* i turisti spagnoli, la maggioranza, e il topless vissuto con naturalezza* le case dei pescatori e gli incongrui tocchi modernisti, in un mix che nulla concede a chi ricerca il "pittoresco" a tutti i costi* la libreria Lilliputh, specializzata in letteratura infantile, bellissima da sbirciare dall'esterno; l'australiana che la gestisce la apre quando vuole e io mi mangio le mani perché non sono entrata nell'unica volta in cui l'ho trovata aperta*la convivenza del ristorante di Carme Ruscalleda, star di fama mondiale, con il "nostro" Pancheta, menu a prezzo fisso €10, prodotti del territorio e aglio a profusione*un Museo che pare esponga anche Mirò, purtroppo apriva in orari per noi scomodi *c'è un signore che scrive a macchina sul balcone, in un palazzo che si affaccia proprio sulla banchina della stazione, vista mare. Un ticchettio antico, concentrato, a ogni ora del giorno. Chi è? Che scrive?
Pochissimi gli alberghi, in stile pensioncina... Dovessimo ritornare, cercheremmo qui.