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#ElbaBookFestival - per il futuro del libro

Creato il 15 luglio 2015 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1
 #ElbaBookFestival - per il futuro del libro Non è il solito Festival letterario, questo.E lo dico soprattutto per due ragioni. La prima è il luogo, uno dei più belli d'Italia. L'Isola d'Elba, sì.La seconda ragione riguarda i protagonisti, ovvero l'editoria indipendente, la "bibliodiversità", e le contaminazioni tra cultura e territorio. Dal 29 al 31 luglio il comune di Rio nell'Elba ospiterà ELBABOOK, il primo Festival isolano dell'editoria indipendente, una buona occasione dunque, per riscoprire il fascino di un'isola anche dal punto di vista più folcloristico. Isolano e non "isolato", attenzione agli equivoci. Anche perché questo Festival si presenta molto reattivo alle proposte editoriali e novità di qualsiasi genere. E poi immaginate la bellezza e l'atmosfera, trovarsi nel borgo incastonato tra mare e montagna, Rio nell'Elba, sull'isola che fu tanto amata da Hervé Guibert e Michele Foucault... L’edizione 2015, è fuoriuscita dall’immaginazione di un piccolo ma impegnato editore digitale italo-francese, Meme Publisher, che ha sede tra Ferrara e Parigi.La direzione artistica di Marco Belli, sorretta da quella organizzativa di Roberta Bergamaschi e Andrea Lunghi, ha attecchito entusiasmante, dando origine a tre giorni di incontri, tavole rotonde, concerti e presentazioni per portare alla ribalta le piccole e medie realtà editoriali, insieme alle piccole e medie istituzioni. Ci saranno 24 marchi editoriali provenienti da tutta la Penisola, tra i quali Tunuè, Voland, Nottetempo, 66thand2nd, Uovonero, Saecula e Asino Edizioni. Il programma dettagliato, qui: http://www.elbabookfestival.com/ #ElbaBookFestival - per il futuro del libro  Concludo sull'importanza dei simboli legati a questo Festival, basti pensare che lo scavo e le cave del vicino parco minerario, già patrimonio dell’UNESCO, legano l’evento alla metafora dell’estrazione intellettuale, l’evidente lavoro editoriale che va a fondo in cerca della cultura. I colori, quindi, non possono che essere il Rosso ruggine, il Blu mediterraneo e il Grigio metallo. Passaggi di Storia di cui è rimasta traccia, nei cui riguardi è necessaria e utile una riscoperta: potenzialità sopite che, grazie alla capacità italiana di veicolare sia il sapere sia la bellezza, torneranno a risplendere.
 

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