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Elena Ceste, la soucera smentisce Michele sui vestiti

Creato il 13 dicembre 2014 da Nicola933

Il giorno in cui mia figlia Elena è scomparsa sono stata a casa sua per accudire i miei nipoti. In un angolo ho notato un sacchetto con all'interno alcuni vestiti, compresa la biancheria intima. Lo dico perché ricordo perfettamente di aver visto un paio di mutande di mia figlia. Sono sicura: erano di colore bianco". Questa è la clamorosa testimonianza resa nei giorni scorsi ai carabinieri da Lucia Ceste, la mamma di Elena. A renderla pubblica per la prima volta è stata la trasmissione "Porta a Porta" in un servizio firmato dalla giornalista Cristiana Lodi. Ma perché questa dichiarazione è da considerarsi clamorosa? Quale particolare in più aggiunge alla vicenda? Secondo gli inquirenti, le parole della mamma di Elena non sono altro che un'ulteriore conferma delle bugie raccontate da Michele Buoninconti sui vestiti della moglie. L'uomo, infatti, la mattina della scomparsa consegnò ai carabinieri un sacchetto pieno di vestiti della moglie, sostenendo di averli trovati abbandonati in giardino. Come se Elena, prima di allontanarsi di casa, si fosse completamente spogliata. Ebbene: tra gli abiti consegnati da Michele, c'era anche un paio di mutande. Ma quelle mutande erano beige, cioè di un colore molto diverso da quelle notate dalla mamma di Elena. Ci sarebbero dunque due sacchetti di vestiti. Uno è quello notato dalla mamma di Elena al suo arrivo a casa della figlia. L'altro è quello che Michele ha poi portato in caserma ai carabinieri. La sconvolgente ipotesi su cui si stanno concentrando gli investigatori è quella secondo cui Michele avrebbe consegnato un sacco di vestiti puliti, presi direttamente da un cassetto, sbarazzandosi di quelli indossati dalla moglie nel momento in cui è stata uccisa. Il sacchetto notato da mamma Lucia, infatti, sembra essere scomparso nel nulla. Che fine hanno fatto quei vestiti? Elena Ceste, la soucera smentisce Michele sui vestiti

AD AVVISARE I SUOCERI FU PROPRIO MICHELE I genitori della donna quella mattina seppero dell'improvvisa scomparsa della figlia alle 9.30. Ad avvisarli era stato lo stesso Michele: "Venite, presto, Elena non c'è più". Franco Ceste aveva chiesto subito spiegazioni: "Perché? Cosa è successo? Avete litigato?". Michele rispose in modo a dir poco sbrigativo: "Non importa cosa è successo, adesso pensiamo a ritrovarla". Così i genitori di Elena, alle 10.30, erano già a Costigliele, pronti ad affiancarsi a Michele nelle ricerche. L'uomo,tuttavia, evitò di raccontare ai suoceri che Elena si era allontanata completamente nuda. Perché? Eppure già alle 9.30 lo aveva detto alla vicina di casa. Ma c'è un'altra anomalia. Al loro arrivo a Costigliole, Michele era già in macchina. Abbassò il finestrino e urlò: "Voi andate a cercare verso il Tanaro. Io vado verso la vallata Dall'altra parte della vallata, però, c'è proprio il canale di scolo in cui nove mesi dopo sarebbe stata trovata Elena. "Lui è andato proprio verso quel punto", ha detto Franco Ceste al magistrato. Soltanto un caso o l'ennesimo passo falso di Michele?


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