Oggi alle 10.00 a Montecitorio è iniziata la seduta presieduta dai presidenti della Camera e del Senato per l’elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. 1.007 i “grandi elettori”, 319 senatori, compresi i 4 a vita, 630 deputati e 58 delegati regionali. Sgombriamo subito il campo dai possibili equivoci e diciamo le cose come stanno: se in giornata risulterà eletto Franco Marini allora ancora una volta avrà vinto il corporativismo trasversale, la peggior consociazione, la nomenklatura, l’inciucio e il residuo deleterio della Prima Repubblica. Speriamo non succeda, ma temiamo che questo possa davvero accadere come frutto di un’intesa Berlusconi-PD che senza ombra di dubbio non tiene conto della volontà generale di cambiamento. Ahimè, obtorto collo ci tocca condividere ciò che i grillini ammettono in queste ore: Stefano Rodotà rappresenta una opzione di primissimo livello, come persona competente di specchiata moralità e come garante istituzionale, però, siamo stati troppo spesso abituati a vedere che la scelta migliore non viene presa in considerazione per timore di un mutamento reale… Speriamo di sbagliarci…
mvg