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Napolitano festeggia – per la seconda volta – un anno di mandato

Creato il 20 aprile 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

++ CRISI: NAPOLITANO, NON POSSIAMO GIOCARE CON FALLIMENTO ++

Era il 20 aprile di un anno fa quando, con 738 voti, il Parlamento in seduta comune elesse per la seconda volta Giorgio Napolitano capo dello Stato. Dando vita a un precedente storico, in quanto dal 1948 nessun presidente della Repubblica aveva mai replicato il suo settennato. La rielezione non fu però indolore, con il carico di polemiche e veleni che per giorni bloccarono l’Assemblea dei grandi elettori. Che non era riuscita a trovare un accordo prima sul nome di Franco Marini, poi su quello di Romano Prodi – ipotesi, questa, il cui fallimento aveva mandato in frantumi l’accordo trasversale tra Pd e Pdl, affossata anche dai famosi 101 franchi tiratori all’interno del Pd, il che portò alle dimissioni di Bersani da segretario del partito. Napolitano accettò dunque un nuovo mandato – come gli chiesero Bersani, Berlusconi e Monti – per fronteggiare quello che egli stesso, nel discorso di insediamento, definì “un drammatico allarme, per il rischio ormai incombente di un avvitarsi del Parlamento in seduta comune nell’inconcludenza”.

Più volte Napolitano ha definito “a termine” il suo incarico. Lo ha ribadito di recente, anche nella lettera inviata nei giorni scorsi al direttore del Corriere della sera De Bortoli, nella quale accenna alla possibilità delle dimissioni, di un suo distacco “costruttivo” dal Quirinale. Anche se qualcuno vede nella nota congiunta dei presidenti di Senato e Camera Grasso e Boldrini – “il Paese intero sa di poter contare su di lei, ed ha nella sua presidenza il più solido e condiviso punto di riferimento” – un implicito e garbato invito a non lasciare prima che il pacchetto delle riforme sia stato portato a termine.

MC


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