All’estero parlano di noi, ne parlano tanto non ce lo dimentichiamo e sopratutto sono molto attenti nei confronti di determinate questioni in particolare ovviamente le elezioni politiche sono una di queste questioni, la stampa estera è giustamente preoccupata per il nostro destino e il nostro futuro ancora una volta messo in bilico dai risultati elettorali a causa di una pessima legge elettorale che “qualcuno” non vuole cambiare e quindi aldilà che gli italiani non amano le novità, il cosiddetto “porcellum” ci sta rovinando l’esistenza!
Il Financial times in un commento pubblicato nella sua diretta sul voto, evidenzia come una cosa appare chiara: dopo Francia e Grecia, un altro elettorato europeo ha inviato un pungente rimprovero all’establishment politico. E oggi il comico e blogger Beppe Grillo, che ha speso la sua campagna ridicolizzando l’elite nazionale, è entrato nel club. Sempre lo stesso giornale, raccontando l’altalenante giornata delle Borse, titola I mercati spaventati dall’incertezza italiana, mentre per The Guardian una cosa appare chiara: Mario Monti, una volta soprannominato ‘Super-Mariò, non è stato a lungo ‘super’. E il quotidiano britannico riporta un commento dell’ex direttore dell’Economist Bill Emmott: Che disastro per Monti. Un enorme fallimento di comunicazione. Incertezza per l’Italia con l’esito elettorale che mostra un Paese diviso, titola il Daily Telegraph, evidenziando le diverse maggioranze registrate alle due Camere. In Francia Il ritorno di Berlusconi fa piangere i mercati è il titolo de Le Figaro, che evidenzia il boom del M5S, mentre in un commento intitolato Scartato dagli elettori, Monti ha perso la sua scommessa si evidenzia come il premier, affossato dalla politica di rigore, ora spera di avere un peso nella coalizione di sinistra. L’Italia sommersa da un’ondata populista titola invece LE NOUVEL OBSERVATEUR, mentre LIBERATION interpreta così le elezioni: Dopo un rifiuto della classe politica, un rifiuto dell’Europa. In Germania la SUDDEUTSCHE ZEITUNG titola Governano populismo, grida e bugie, affermando in un commento di non aver capito il messaggio degli elettori italiani.