La partita delle prossime elezioni è appesa ad un fi... sco più equo e più giusto! I politici promettono in caso di vittoria l’abolizione dell’Imu e la riduzione di quelle tasse che fanno degli italiani uno dei popoli più tratassati al mondo! Ma la responsabilità di questa degenerazione della classe dirigente e della deriva politica è soprattutto nostra che per troppi anni abbiamo delegato a rappresentarci persone più attente ai fatti loro che ai nostri! Pagare le tasse è sì un dovere, ma a patto che quei soldi vengano spesi per strade, scuole, giardini, ospedali, carceri, trasporti e quant’altro arrechi benefici alla collettività, non certo per ripianare i debiti delle banche e delle aziende poco oculate, assolutamente per far arricchire i rappresentati del popolo alla regione, comune, provincia, camera e senato!!! Ma oggi, a poche settimane dal voto e con la televisione che trabocca di politici in vena di facili “promesse”, sconti fiscali e sterili considerazioni sulla bontà o meno del ventennio fascista e sui meriti o demeriti del duce, vuol semplicemente dire non affrontare seriamente e concretamente i problemi della gente per bene di questo martoriato paese. Ma “loro” se ne fottono della nostra quotidianità e con i “loro” faccioni in bella mostra su manifesti, tv locali e nazionali, continuano a menar il can per l’aia (alias a prenderci per i fondelli!!!). Così è molto probabile che tutto resterà come prima!!! E così ammalarsi sarà un lusso, anche dopo il voto, e chi dovrà affrontare una tale sventura senza un portafoglio ben fornito, sarà perduto tra lettighe e corsie di ospedali, ambulanze che ti sballottano da un ospedale all’altro in cerca di quel posto letto che non sia stato ancora tagliato dalla cattiva gestione della cosa pubblica! E se è vero che adesso le iscrizioni alla scuola pubblica avvengono on line, è altrettanto vero che le nuove realtà telematiche non cambieranno certo le problematiche reali: trovare un posticino all’asilo nido, anche dopo il voto, sarà impresa titanica! E poi i tribunali che di telematico hanno solo l’iPad del magistrato o il portatile del cancelliere, continueranno, anche dopo il voto, a vedere processi durare tutta una vita, e le strade piene di buche che si allagano per due gocce d’acqua, e bus, metro, treni sporchi e fatiscenti, pieni zeppi come carri bestiame, lo saranno anche dopo il voto! Ma quali tasse dovremmo essere incentivate a pagare in cambio di servizi che non ci sono? Ma quale politico e quale partito dovremmo votare alle prossime elezioni in cambio di promesse e chiacchiere che non rimangano soltanto slogan elettorali? Mancano pochi giorni al voto e individuare qualcuno meritevole della nostra fiducia è come cercare l’ago nel pagliaio! Ma votare è doveroso. Votare è necessario e opportuno, anzi "tassa"-tivo! Oggi come non mai, se si vuole cambiare per davvero un sistema che ormai ha fatto il suo tempo e nel quale nessun cittadino onesto e per bene si riconosce più!
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La partita delle prossime elezioni è appesa ad un fi... sco più equo e più giusto! I politici promettono in caso di vittoria l’abolizione dell’Imu e la riduzione di quelle tasse che fanno degli italiani uno dei popoli più tratassati al mondo! Ma la responsabilità di questa degenerazione della classe dirigente e della deriva politica è soprattutto nostra che per troppi anni abbiamo delegato a rappresentarci persone più attente ai fatti loro che ai nostri! Pagare le tasse è sì un dovere, ma a patto che quei soldi vengano spesi per strade, scuole, giardini, ospedali, carceri, trasporti e quant’altro arrechi benefici alla collettività, non certo per ripianare i debiti delle banche e delle aziende poco oculate, assolutamente per far arricchire i rappresentati del popolo alla regione, comune, provincia, camera e senato!!! Ma oggi, a poche settimane dal voto e con la televisione che trabocca di politici in vena di facili “promesse”, sconti fiscali e sterili considerazioni sulla bontà o meno del ventennio fascista e sui meriti o demeriti del duce, vuol semplicemente dire non affrontare seriamente e concretamente i problemi della gente per bene di questo martoriato paese. Ma “loro” se ne fottono della nostra quotidianità e con i “loro” faccioni in bella mostra su manifesti, tv locali e nazionali, continuano a menar il can per l’aia (alias a prenderci per i fondelli!!!). Così è molto probabile che tutto resterà come prima!!! E così ammalarsi sarà un lusso, anche dopo il voto, e chi dovrà affrontare una tale sventura senza un portafoglio ben fornito, sarà perduto tra lettighe e corsie di ospedali, ambulanze che ti sballottano da un ospedale all’altro in cerca di quel posto letto che non sia stato ancora tagliato dalla cattiva gestione della cosa pubblica! E se è vero che adesso le iscrizioni alla scuola pubblica avvengono on line, è altrettanto vero che le nuove realtà telematiche non cambieranno certo le problematiche reali: trovare un posticino all’asilo nido, anche dopo il voto, sarà impresa titanica! E poi i tribunali che di telematico hanno solo l’iPad del magistrato o il portatile del cancelliere, continueranno, anche dopo il voto, a vedere processi durare tutta una vita, e le strade piene di buche che si allagano per due gocce d’acqua, e bus, metro, treni sporchi e fatiscenti, pieni zeppi come carri bestiame, lo saranno anche dopo il voto! Ma quali tasse dovremmo essere incentivate a pagare in cambio di servizi che non ci sono? Ma quale politico e quale partito dovremmo votare alle prossime elezioni in cambio di promesse e chiacchiere che non rimangano soltanto slogan elettorali? Mancano pochi giorni al voto e individuare qualcuno meritevole della nostra fiducia è come cercare l’ago nel pagliaio! Ma votare è doveroso. Votare è necessario e opportuno, anzi "tassa"-tivo! Oggi come non mai, se si vuole cambiare per davvero un sistema che ormai ha fatto il suo tempo e nel quale nessun cittadino onesto e per bene si riconosce più!
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