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Elezioni 2013, profilo di candidati: Isabella Martelli, candidata di Sinistra Ecologia Libertà, nella lista per il Senato, in Umbria.

Creato il 16 febbraio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

isabellamartelli

Breve conversazione con Isabella Martelli

di Francesco La Rosa

Chi è Isabella Martelli?

Sono nata a Todi 59 anni fa, ma vivo a Roma e svolgo la professione di attrice e regista.

A parte il luogo di nascita  cosa ti lega alla città di Todi?

Attualmente è sono segretaria del circolo SEL di Todi e mi occupo come docente e come organizzatrice, di un Laboratorio Teatrale Permanente che ha tra i suoi obiettivi quello principale, di aggregare le persone facendo emergere e sviluppare i talenti di ciascuno. Occuparsi della città di Todi per lei è dare vita ad attività, a buone pratiche che abbiano come scopo l’aggregazione delle persone su obiettivi comuni. Ritiene che la “cultura” non sia un oggetto da consumare passivamente, sull’onda di suggestioni provenienti dalla televisione o altro, ma è produzione, creazione di proposte che suscitino curiosità, attenta alla qualità e alla formazione di fruitori competente. Penso che la produzione culturale sia in sintonia con la storia e la tradizione di Todi, e il suo incremento sia per Todi fattore di crescita anche economica, capace di formare operatori “in loco” e attirare un turismo culturale tanto più vantaggioso quanto più qualificato.

Hai altri interessi legati a questa città?

Certo, altro mio interesse costante è la promozione della presenza decisionale a tutti di livelli delle donne al governo della città, attraverso lo sviluppo e l’incremento di tutte quelle forme di incontro dove rendere palesi (e passibili di soddisfazione) le esigenze delle donne: conciliazione tra cura e lavoro, luoghi di prevenzione della loro salute, valorizzazione della loro funzione di madri e educatrici.

Perché hai aderito alla lista Sel?

Ritengo che Sinistra Ecologia e Libertà, offra a sinistra uno spazio laico e critico a quanti vogliano dare una direzione a questa società in stallo, con idee non viziate da pregiudizi ma che vanno nella direzione di una politica inclusiva, alternativa alla concezione attuale di sviluppo, idee attente a progettare il futuro a favore di chi non ha voce o è escluso dal processo politico.

 

 



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