A poco più di tre settimane dal voto che indicherà il prossimo sindaco di Luino, torna ad esprimere la propria posizione Giuseppe Taldone, candidato sindaco di “La Grande Luino”, con alcune spiegazioni sulle sue scelte e critiche all’amministrazione Pellicini. Nei prossimi giorni verranno presentati i candidati consiglieri di tutte le liste, domenica pomeriggio è fissato l’incontro di “Nuova Frontiera” del sindaco uscente Andrea Pellicini. Con tutta probabilità anche le altre liste, “L’altra Luino” di Franco Compagnoni, “La Grande Luino” proprio di Taldone, il “Movimento Italia Nazione” di Pietro Agostinelli e “Luino in Movimento – Controcorrente” di Fabio Luciano Cocomazzi, presenteranno alla cittadinanza i propri candidati.
Il simbolo de “La Grande Luino”
Taldone: “Ecco perché ho abbandonato la nave ‘Pellicini’”. “Ho sempre pensato che non ci fosse nulla di onorevole ad abbandonare una nave che naviga a vista in balia delle onde – si legge in un comunicato stampa inviato dal candidato de ‘La Grande Luino’, Giuseppe Taldone -. L’amministrazione guidata da Andrea Pellicini cinque anni fa ha levato l’ancora e sciolto gli ormeggi con l’ambizione di rispondere ai tanti bisogni ed alle tante aspettative dei cittadini luinesi. All’inizio del viaggio tutti pensavamo di poter arrivare ad importanti risultati. I problemi però sono emersi da subito anche per l’incapacitá del sindaco di onorare accordi ed impegni sottoscritti prima delle elezioni. Non è bello chiedere il voto impegnandosi su cose che poi non riesci a mantenere perchè, ad elezioni vinte, cambiano le regole e lo schema di gioco. E questo è accaduto anche al sottoscritto. Nonostante ciò abbiamo cercato di mantenere la barra dritta e di continuare la navigazione per condurre la nave in porto, nella speranza che il capitano, una volta attraccati, lasciasse ad altri il timone. Purtroppo così non è stato ed è per questo che abbiamo deciso di riprendere il largo alla guida di una nuova imbarcazione forte di un equipaggio particolarmente motivato. Fuori metafora – continua Taldone – vorrei dire che in questi anni molte volte abbiamo cercato di pungolare l’azione amministrativa comunale per renderla più tonica ed adeguata alle esigenze della nostra comunità. Le rassicurazioni che, di volta in volta, ci venivano dal sindaco ci hanno fatto a lungo sperare che qualcosa potesse cambiare. Invece poco veniva deciso e molto rinviato. D’altra parte se si consuma gran parte delle energie a piantare alberelli, innaugurare rotonde, piazzette o scalinate ed apporre targhe con tanto di foto ricordo, alla fine ci si dimentica che la mission di un amministratore non è solo estetica ma soprattutto di sostanza. Non sono certo queste cose, che pur hanno una loro logica, a cambiar la vita alle persone”.
Il lavoro e le proposte de “La Grande Luino” in questa campagna elettorale. ”Un’amministrazione illuminata e capace – spiega Taldone – si distingue quando elabora politiche in grado di incidere concretamente sul destino e sulla qualità di vita della comunità in cui opera. Per gestire routine ed ordinarietà non serve andare ad elezioni: sono già bravi tecnici ed funzionari comunali. Con queste premesse è più facile comprendere le ragioni di coloro che hanno deciso di non continuare l’esperienza Pellicini. Esperienza da ritenersi ormai conclusa anche per l’incapacità del sindaco a tenere unito il suo gruppo. Raramente infatti accade che da una maggioranza nascano, alle successive elezioni, ben quattro differenti e contrapposte liste. Da oggi gradiremmo parlare solo di contenuti e di programma, come del resto stiamo facendo da mesi con le conferenze del sabato pomeriggio presso il nostro info POINT di via Sereni 1 a Luino. Ci interessa confrontarci su come risolvere i problemi quotidiani della gente e come sviluppare nei prossimi anni la nostra Luino. E questo lo dobbiamo a tutti coloro che credono in questo territorio”.