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Elezioni a Parma: il momento degli opinionisti

Creato il 09 maggio 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Elezioni a Parma: il momento degli opinionisti
Difficile farlo con un colpo solo, ma il secondo colpo sarà ancora più difficile.  Sono caduti come birilli al bowling i candidati a Sindaco di Parma con la sola eccezione dell'intramontabile fidentino prestato alla provincia ed ora in gara per la poltrona di sindaco della città ducale.  I risultati del primo turno ormai li sappiamo come sappiamo i perché ed i percome, ma senza aver letto il parere di chi, per navigata frequentazione della politica, ne sa più di noi  non riusciamo a prender sonno.
Più sotto propongo la lettura di due note, una di destra ed una di sinistra. Sono analisi serene ed approfondite, praticamente identiche, che mi son permesso di evidenziare in grassetto in alcuni passaggi.  P.S.: Ed i nostri grillini che dicono?:

"Sondaggio di Ballarò stasera: Movimento 5 stelle 15% a livello nazionale! La settimana scorsa eravamo al 7%, un mese fa al 5%. Ora dobbiamo dimostrare di saper governare. Se lo facciamo, sarà la più grossa rivoluzione del dopoguerra in un paese democratico.  Io per ora dubito che potremo farcela, ma non pensavo nemmeno che potessimo andare al ballottaggio a Parma o avere già un sindaco a 5 stelle, quindi perché non sognare? Ciao!"

"Permettetemi di esultare per il risultato ottenuto dal Movimento 5 stelle in queste elezioni comunali. Incredibile ma fantastico. È incoraggiante e dà una certa soddisfazione poter constatare k molti italiani si stanno veramente svegliando. Non so quanto si possano definire " voti di protesta" quelli convogliati nel movimento,il voto é una cosa importante e non credo k gli italiani lo usino come mezzo di protesta. L'astensionismo è stata una protesta, e il Movimento rimane l'unica alternativa per un vero cambiamento.
Pensate quanto parlano del Movimento e di Grillo in questi giorni!! Fino a qualche giorno fa i grillini non venivano nemmeno considerati.
Come possono cambiare le cose e come può cambiare un Paese se solo abbiamo voglia di cambiarlo veramente tutti insieme.
Presto un Sindaco grillino anche a Salso spero .
Ciao a tutti"


CAMBIAMO LIBRO... MEGLIO PIZZAROTTI
Posted 4 hours ago by Pierre Barilli


Elezioni a Parma: il momento degli opinionisti
 I dati delle amministrative a Parma sono sotto gli occhi di tutti. Il Pdl ha preso una batosta, la Lega anche, il Pd trema ma resiste, mentre gli altri partiti, dall'Udc a  Rifondazione Comunista passando per Vendola e Di Pietro,  se la giocano con percentuali dal 5 all' 1%, sostanzialmente nulla; oltre i partiti prevalgono le liste alternative e l'astensionismo, e vai con le analisi sull'antipolitica.
Davvero è l’antipolitica a trionfare? Fuori dal coro dico di no.  Nei giorni scorsi su questo blog scrivevo che c'è più politica nelle smorfie di un Grillo che nella mano morta di Casini.  Semmai, al di la degli anatemi, bisognerebbe chiedersi perché, ciclicamente, quasi a segnare la fine di un epoca,  nella politica trovano spazio moralisti astiosi, saccenti, faziosi che non hanno bisogno nemmeno di costituire un partito perché è l'identità di frustrazioni che produce un'identità di vedute e, credetemi, nell'elettorato di centro-destra, che ha creduto nella parola d'ordine "meno tasse più libertà",  oggi la frustrazione è identica, se poi aggiungiamo la storiaccia tutta parmigiana di alcuni dirigenti comunali (e un assessore della giunta Vignali) accusati di comportamenti ritenuti concussivi, comportamenti per mesi strumentalizzati da una  campagna mediatico-giudiziaria del duo Molossi-Laguardia che, tramite il giornale dell'UPI "La Gazzetta di Parma",  emetteva sentenze e galera senza processo e annunciava sfracelli,  mentre di suo la "Gazzetta" convocava "indignati" per occupare i Portici del Grano,  chiedendo,  alla fine ottenendo,  le dimisioni del sindaco Vignali e scegliendo il Presidente della Provincia Bernazzoli, un ex sindacalista della CGil cresciuto nel PCI,  come candidato  da sostenere alla carica di Sindaco ... Il risultato? Sta nelle percentuali di voto, con un piccolo problema: Bernazzoli non si misurerà al ballottaggio, come da copione, con la salma di Ubaldi, ma con uno sconosciuto bancario, talmente sconosciuto che si, davvvero,  questo Pizzarotti lo vorrei vedere governare una città come Parma, può andare bene ma può anche andare male...ma almeno rimane una speranza,  mentre con Bernazzoli avremo la certezza della solita insipida minestra riscaldata. No, basta, qui  non c'è da voltare pagina,  c'è da cambiare libro, è questo che emerge dal voto, una voglia di speranza e di riscatto, magari confusa, dispersiva e ideologicamente non corrente. Ma tutto sommato un segnale di speranza. Perchè no?

HA VINTO L’ANTIPOLITICA? NO, HA PERSO LA CATTIVA POLITICA

Pubblicato da tm 13:56 
Elezioni a Parma: il momento degli opinionisti Voto atipico quello di domenica scorsa, ma non del tutto inaspettato. Le premesse alla vigilia c’erano tutte per far presagire un si tale risultato. La politica, quella dei partiti tradizionali lo andiamo dicendo da diverso tempo ha portato l’Italia sull’orlo del fallimento e insieme ad essa le famiglie italiane che ormai non reggono più il peso della crisi e in tanti si abbandonano alla rassegnazione quando non si arriva a gesti di disperazione più estremi.
Al fallimento della politica si aggiunge l’abdigazione dei poteri da parte dei partiti a favore di un governo cosiddetto di tecnici chiamato per risollevare le sorti del Paese ma che fino ad oggi altro non ha fatto che aumentare il peso del prelievo fiscale e un ulteriore calo della qualità dei servizi.
Chi si meraviglia oggi dell’avanzata in tutta Italia dei movimenti cosiddetti civici e del Movimento 5 Stelle in particolare, o è cieco dalla nascita o fa finta di non vedere, anche quelli che si aggrappano alla sventilata tenuta del fronte del centro sinistra di fatti dimostra di non saper fare bene i conti.
E’ cresciuto notevolmente l’astensionismo, il partito dei non votanti si conferma alla grande primo partito italiano, il centro destra, PDL e Lega esce completamente ridimensionato, mentre il centro sinistra pur mantenendo sostanzialmente in termini di percentuali perde oltre un milione di voti in termini assoluti.

Partito dell’astensione, movimenti civici e movimento 5 Stelle superano di gran lunga il 60% della popolazione italiana, mentre i cosiddetti partiti tradizionali non arrivano al 40.
Questi dati sono inconfutabili e meritano il rispetto dovuto senza abbandonarsi a stupidi ed inutili commenti da parte dei “politici” italiani che in questo vedono la vittoria dell’antipolitica. 
Per quanto Grillo ci possa risultare antipatico oltre che strillone e qualunquista nessuno può arrogarsi il diritto di definire populisti i tanti giovani, professionisti, persone della società civile che hanno affollato le liste di Grillo e che hanno fatto la vera differenza. Potremo anche sostenere che i loro programmi hanno forti lacune in termini di stato sociale, lavoro o altro, ma va riconosciuto loro quantomeno che su determinate problematiche hanno avuto atteggiamenti molto più coerenti rispetto a tanti soggetti della sinistra che proclamano battaglie civili per rimangiarsele in fase di alleanze in vista delle elezioni. E’ il caso di Parma e della vicenda dell’inceneritore di Ugozzolo dove ai grillini va riconosciuta la testardaggine con la quale hanno condotto tale battaglia, a differenza di altri, (SEL o Simone Rossi) che pur dichiarandosi contrari all’inceneritore non hanno disdegnato l’alleanza con Bernazzoli che di quell’impianto è il vero fautore. I dati relativi a quest’ultimi parlano da soli, insieme in una lista che comprendeva SEL, Verdi e gruppo dei Mille che fa riferimento a Simone Rossi, portano a casa un ininfluente 2,60% con l’aggiunta della beffa che nel caso di vittoria di Bernazzoli  il consigliere eletto, da quel che si vocifera, sarebbe un uomo vicino al PD che non avrebbe trovato posto nella propria lista e sarebbe stato ospitato nella lista capeggiata da SEL.
Oggi e per le prossime settimane i cervelloni della politica saranno indaffarati a fare analisi, cercare scusanti, fare le solite autocritiche fine a se stesse che valgono il tempo di una settimana per poi ripartire con il vecchio andazzo, ma a Parma almeno qualcosa di veramente eccezionale è davvero successo, i tromboni del centro destra sono stati fatti finalmente fuori, chissà magari che tra quindici giorni non ci troviamo con una nuova sorpresa, allora si potremo dire che, per quanto ci possa dispiacere per il risultato,  che almeno a Parma si sarà fatto veramente piazza pulita e che anche i tromboni della cosiddetta sinistra si saranno tolti dalle scatole.


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