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Elezioni amministrative a Fidenza. Ormai a molti politici dei partiti è sfuggita la capacità di intendere, in compenso hanno mantenuto molto forte quella di volere.

Creato il 26 settembre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Elezioni amministrative  a Fidenza. Ormai a molti politici dei partiti è sfuggita la capacità di intendere, in compenso hanno mantenuto molto forte quella di volere. Mancano, più o meno,  otto mesi e già siamo in campagna elettorale.
Il grande carnevale è iniziato. Addirittura, da giorni circolano voci di improbabili alleanze, altrimenti chiamate "pie illusioni", che dalla sera alla mattina vanno a comporre, scomporre e diversamente ricomporre vecchi partiti e nuovi movimenti;  il tutto correlato con i nomi di vari improbabili candidati alla carica di sindaco. Eccoli: Muzio Scevola, Pietro Maroncelli, Rita da Cascia, Orazio Coclite, Pietro Micca, San Sebastiano, la Piccola Vedetta Lombarda e naturalmente l'immancabile Maria Goretti. Ah! dimenticavo, a corollario non mancherà, portato dal passaparola, una specie di sondaggio sui vari candidati alla carica di sindaco, dove appariranno, percentualmente in chiaro, null'altro che i desiderata e le preferenze dei soliti tre o quattro esperti produttori stanziali di taroccamenti e trombati eccellenti.
D'altra parte, probabilmente  l'amministrazione Cantini cercherà di dare continuità, nei modi e nelle forme possibili,  al processo di cambiamento iniziato nel 2009 con la scelta della lista civica.  Un cambiamento rallentato dalla necessità di terminare una serie di opere pubbliche incompiute, eredità  delle precedenti amministrazioni, ma anche perché ha dovuto fare i conti con il  rantolo,  ovvero lo stadio terminale di un sistema politico-partitocratico  non più in grado di esprimere un'adeguata funzione di selezione degli interessi.
Lungo questa deriva, il primato della politica tramonta con i partiti  che si ritrovano svuotati delle loro funzioni ed occupati soprattutto da interessi di parte dove pochi uomini, ambiziosi, autoritari e forse anche corrotti esigono il silenzio e l'obbedienza.
Invero, vista le crisi economico-finanziaria globale,  il futuro non da certezze, e comunque l'atmosfera è avvelenata da contrasti aperti o sottaciuti, da sentimenti di rancore e di vendetta.
Al contrario, i fidentini avrebbero bisogno di trovare fiducia nel loro avvenire e chi si vuole assumere la responsabilità di governare
dovrebbe parlare loro con chiarezza abbandonando i dogmi partitocratici, mettendosi per davvero con senso civico al servizio della città.
Chi vivrà vedrà. http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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