Tra meno di un mese, il 25 maggio, saremo chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo. In Italia l’appuntamento elettorale quel giorno sarà duplice, politico e amministrativo, in quanto si eleggeranno anche i consigli comunali di oltre 4.000 comuni e i consigli regionali del Piemonte e dell’Abruzzo.
Non dobbiamo perciò cadere nell’errore di considerare sullo stesso piano le due consultazioni, quella politica per il Parlamento europeo e quella amministrativa. Si può benissimo votare per una forza politica alle europee e per un’altra lista alle amministrative.
I leader politici italiani tendono, volontariamente o inconsapevolmente, a “nazionalizzare” lo scontro elettorale e portarlo su un terreno più semplice e schematico in modo che risaltino le caratteristiche della propria ideologia politica ritenuta, a torto o a ragione, vincente sull’elettorato. Ma in queste elezioni europee i temi caldi sul tappeto sono molti e a nostro parere non esistono risposte valide a priori. Deve esserci invece da parte delle forze politiche, di tutte quelle che saranno rappresentate al Parlamento europeo, l’apertura intellettuale a ricercare nuove soluzioni e nuove ricette per far uscire l’Europa dalla crisi economica e dalla crisi d’identità che da troppi anni ne stanno bloccando lo sviluppo.
Ma procediamo con ordine. Sulla carta, i principali partiti e movimenti italiani si collocano nel seguente modo rispetto allo scenario presente nel Parlamento europeo:
• Forza Italia è inserita nel gruppo PPE (Partito popolare europeo)
• Partito Democratico è inserito nel gruppo S&D (Alleanza Progressisti e Socialisti)
• Movimento Cinque Stelle non si è mai presentato in Europa prima d’ora
• Nuovo Centro Destra è inserito nel gruppo PPE
• Lega Nord è inserita nel gruppo ELD (Europa della Libertà e della Democrazia)
• Fratelli d’Italia si presenta per la prima volta alle elezioni europee
• Scelta Europea (in Italia il partito di riferimento è Scelta Civica) si inserisce nel gruppo ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa)
• Verdi si inseriscono nel gruppo VERDI/ALE
• Italia dei Valori si inserisce nel gruppo ALDE
• L’altra Europa con Tsipras (in Italia il partito di riferimento è SEL) si inserisce nel gruppo GUE/NGL (Sinistra Unitaria Europea).
Come si può subito notare, votare per esempio per Forza Italia o Nuovo Centro Destra alle prossime elezioni europee significa di fatto dare lo stesso voto al Partito Popolare Europeo, così come votare per Italia dei Valori o per Scelta Europea significa sostenere il medesimo gruppo ALDE al Parlamento europeo.
Tuttavia, ben sappiamo come il voto dato a Forza Italia di Berlusconi o in alternativa al NCD di Alfano abbia dal punto di vista della politica nazionale un diverso significato. NCD sostiene l’attuale esecutivo Renzi, mentre Forza Italia è all’opposizione.
A nostro parere l’elettore dovrà sì tenere anche conto del valore politico “interno” che avrà il voto europeo, ma senza perdere di vista il più ampio respiro di queste elezioni. Quello che si andrà ad eleggere il 25 maggio sarà un Parlamento che, con i limiti e i poteri attuali che caratterizzano l’Istituzione, dovrà affrontare e gestire una situazione di grave crisi ed incertezza riguardo il futuro dell’Europa.
E’ chiaro ormai a tutti gli europei che così come si è proceduto sino ad ora (solo puntando sul rigore dei conti e sul taglio fine a se stesso delle spese, senza puntare realmente alla crescita e allo sviluppo) le situazioni di crisi non si risolvono. Le regole esistenti vanno modificate. Come? Questo è il punto.
Riteniamo che soluzioni già pronte non esistano. Spetterà all'intelligenza e al buon senso di tutti trovare le migliori soluzioni che, ne siamo certi, esistono e vanno ricercate nell'interesse di tutti i popoli. Sarebbe un peccato fermarsi ora e fare un passo indietro anziché portare a compimento quell'Unione europea, unica esperienza al mondo, mai realizzata prima nella storia, di convivenza pacifica e civile di popoli con lingue, culture e origini diverse.
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