Elezioni: grillo premiato dalla rete ma non solo

Se Grillo ha vinto le elezioni (perché al di là dei bizantinismi politici, se non vogliamo raccontarci palle, è lui il vero vincitore) non è solo grazie alla Rete. 
Dimostrando un fiuto da grande comunicatore quale è - il che non significa che sia anche un grande politico! - ha capito che il web è importante ma non sufficiente. 
Ecco perché all'attività frenetica su blog e social network il leader del Movimento 5 Stelle ha affiancato un'attività altrettanto frenetica nelle piazze reali con il suo "Tsunami tour". 
Se non lo avesse fatto, sicuramente i media tradizionali - TV, radio, carta stampata - non gli avrebbero dedicato così tanta attenzione. E qui entra in gioco il terzo attore.
Dunque, ricapitoliamo: prima la Rete, poi il territorio e infine i media tradizionali. 
Un circuito "virtuoso" che si autoalimenta all'infinito, perché i commenti di Tg, editorialisti e conduttori rimbalzano nuovamente sul web creando un effetto ridondante. 
Il rapporto tra new media e old media sta esplodendo e non ha ancora ricevuto la meritata attenzione da parte degli osservatori esperti.
Dopo un inizio un po' in sordina, sono diverse ormai le trasmissioni radio-televisive  che utilizzano in tempo reale i social, rilanciando in video o in audio i commenti di ascoltatori e telespettatori, utilizzando pagine Facebook e creando community.
Con l'ultima campagna elettorale il legame si è ulteriormente rinsaldato, costringendo a "cinguettare" anche candidati dal profilo molto poco affine al mondo della Rete. 
Difficilmente da qui si tornerà indietro, soprattutto visti i risultati ottenuti dal comico genovese e dal suo movimento. 

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