Elezioni politiche 2013: sondaggi “proibiti” e fantasie in libertà

Creato il 22 febbraio 2013 da Videodelgiorno @videodelgiorno

ELEZIONI POLITICHE 2013 – I sondaggi elettorali per le elezioni politiche 2013 del 24-25 febbraio prossimi, sono proibiti già da tempo. Per legge. Eppure il Web ne è pieno. Tralasciamo i sondaggi elettorali realizzati all’estero: non possiamo di certo controllarne la diffusione. Parliamo proprio di sondaggi elettorali realizzati in Italia e che, con linguaggi cifrati da spionaggio internazionale, ci stanno informando sugli ultimi dati relativi alle elezioni politiche 2013. A dispetto di ogni black out.

Del resto siamo il paese delle 350.000 leggi: un mastodonte legislativo ignoto agli altri paesi d’Europa. E per ogni legge fatta, come recita il detto, si fa un inganno. In Italia, un po’ più che un inganno per legge.

Nel caso delle elezioni politiche 2013 sono state usate variopinte metafore: si parla di corse di cavalli, di voci dal conclave, di camerlengo pentastellato o di Cardinale di Piacenza. Circolano poi i dati delle scommesse fatte all’estero, il NetSentiment e molto altro ancora.

L’italianità emerge anche in questi coloriti dettagli: difettiamo di serietà, ma la fantasia non ci manca.

Amenità a parte, le ultime notizie sulle elezioni politiche 2013 convergono su un dato evidente: i vecchi partiti politici temono il Movimento 5 Stelle. Per chi ha seguito la campagna elettorale dagli inizi, l’evoluzione è stata abbastanza evidente.

In una prima fase, il Movimento 5 Stelle è stato ignorato. I media hanno dipinto il confronto elettorale come ennesima ripetizione dello scontro fra Centro Destra e Centro Sinistra, con Monti a fare da buon terzo, senza speranze di vittoria.

Grillo intanto girava l’Italia e riempiva le piazze con lo Tsunami tour. Ignorare, a un certo punto, non è bastato: con l’avvicinarsi delle elezioni politiche 2013, i titoli di giornale dei giornali si sono intruppati contro il Movimento 5 Stelle e, in particolare, contro Beppe Grillo.

Lo hanno accusato di volersi alleare con i fascisti di CasaPound (pura fantasia, Grillo aveva solo fatto una chiacchierata in pubblico con un sostenitore di CasaPound), poi di voler distruggere i sindacati (pazialmente falso, Grillo si riferiva alla triade dei grandi sindacati Cisl-Cgil-Uil, non a Fiom e altri sindacati più “piccoli”) e infine, addirittura, di voler bombardare il Parlamento con l’aiuto di Al Qaeda (virgolettando una battuta umoristica, usata da Grillo in tutte le precedenti tappe dello Tsunam tour).

Neanche questo è bastato. Allora hanno iniziato a fare sul serio: Bersani, Monti, Berlusconi, hanno preso a parlare del Movimento 5 Stelle come di un serio avversario nelle elezioni politiche 2013. E lo hanno attaccato, come fosse il peggior pericolo per il paese (in realtà lo è per loro, si capisce).

I grillini sono comunisti dei centri sociali per Berlusconi, fascisti eterodiretti da un autocrate da strapazzo per Bersani, irresponsabili che porteranno l’Italia a diventare come la Grecia per Monti. Persino Ingroia ha attaccato i candidati del Movimento 5 Stelle, definendoli dei “signori nessuno”.

E adesso ci siamo. Mancano 48 ore alle elezioni politiche 2013 e poche ore all’ultima tappa dello Tsunami tour a Roma.

E’ lo scontro della vecchia partitocrazia (tutta quanto, stanno facendo quadrato) contro un movimento che propone una forma inedita di democrazia dal basso, basata sul Web. Nessuna delle due possibilità mi convince: ma altre non ne abbiamo. La cosa certa è che raramente si sono sentite tante bugie, durante una campagna elettorale, quante quelle propinate in queste elezioni politiche 2013.  Da tutte le parti in gioco, le vecchie e le nuove.

Buone elezioni 2013, italiani.


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