Eliminare il lunedì

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Post della sezione  Follie, che stavo trascurando un po’ da tempo a scapito di articoli mirati su recensioni (opinioni in realtà) o di qualche utilità (forse dubbia). Ed è un po’ che ci pensavo a scriverlo questo articolo, o meglio, è da quando ho iniziato ad andare a scuole che ragionavo sul contenuto. Il mio scopo nella vita, non è mai stato fare il percorso classico per raggiungere la pensione, bensì trovare un percorso per arrivare a eliminare i lunedì.

Eccolo qui

Eliminare il lunedì? Sì, non il giorno in sé, ma il significato. Vorrei uniformare la settimana, in modo tale che non esista la sindrome della domenica sera, quell’agonia lenta che ci inizia a far visita la domenica mattina e ci accompagna fino a quando andiamo a letto. Molti, e dico molti perché badate che non tutti hanno lo stile di vita standard, odiano quel cazzo di giorno. Ma odiamo pure suo fratello: il giorno del ritorno dalle ferie.

Meglio questo…

Ecco, questa cosa assurda, questo corridoio obbligatorio che ci abituano a prendere fin da bambini, ci rovina la vita, che lo vogliamo o no. C’è una canzone degli Easybeat, Friday on my Mind, che riassume bene il pensiero. Al lunedì abbiamo il venerdì in mente. Vogliamo che arrivi venerdì, che finisce la catena che ci obbliga a passare il nostro tempo a fare qualcosa, che fondamentalmente ci fa schifo e troviamo noiosa. Parliamoci chiaro, desideriamo che i giorni della nostra vita passino in fretta, a scapito di una manciata ore libere, in cui possiamo fare un po’ di quello che ci piace. Soprattutto, 48 ore senza affanni, più o meno. Nessuna coda in strada, nessun orologio da controllare…

… o questo?

D’accordo, d’accordo, sono cose che sappiamo tutti, non c’è bisogno che sia io a scriverlo. Ebbene, ditemi allora cosa fareste, se un lunedì qualsiasi, prendendo un biglietto Gratta e Vinci, vinceste 500000 euro. Dico questa cifra perché è il premio massimo di uno di quelli più venduti, quelli da 5 euro che un po’ tutti proviamo a prendere. Le scuole di pensiero sono diverse in questi casi. Quella più famosa è quella del: «Mi compro la casa, il resto lo metto via…»
Tempo fa, pensavo anch’io che una volta comprata la casa, sarei stato libero dai vincoli dell’affitto, e non ci sarebbero stati problemi di trasloco. Oggi come oggi, e parlo per me, dico una cosa sola: col cazzo che compro una casa.

Eh!

Con 500000 euro, la prima cosa che farei, sarebbe eliminare un’auto, una delle due che abbiamo io e mia moglie. Seconda mossa, eliminerei il lunedì. Sì, ‘fanculo la fila in strada, gli orari, lo stress, l’escursione termica, il caldo, il freddo, il certificato di malattia… tutte queste cose, sparirebbero.
E c’è sempre qualcuno pronto a dirti: «Eh, ma poi i soldi finiscono!»
Evidentemente, costui riesce a guadagnare ben più di 500000 euro nella sua vita, e vorrei sapere come. Le famiglie medie ora viaggiano sui 2500 euro di stipendi mensili a coppia, se ci fate due conti. Buste paga da 1200/1300 a persona, sono già una media alta al giorno d’oggi. Da lì, dovete togliere il costo del carburante e dell’usura auto per recarvi al lavoro, che non è poco. Stando a casa, con 500000 euro si camperebbe tranquillamente per 20 anni come se si andasse al lavoro tutti i giorni, con la differenza che la salute fisica e mentale, ne gioverebbe.
Rimanendo in affitto poi, ci si scarica da tutti gli oneri della proprietà, che ormai non è un capitale, bensì un peso. Finite di pagare un mutuo di una casa e servono ristrutturazioni, adeguamenti, ampliamenti, senza contare le tasse sul bene.

Il costo di un’auto per ANDARE AL LAVORO è pazzesco

A questo punto si sollevano altre obiezioni, naturalmente. In primis quella che vede la vita a casa più costosa rispetto a quella lavorativa. Beh, avete sempre da parte quei soldi che risparmiate di carburante, no? Più o meno, fate un pieno a testa alla settimana, arrivando quindi a spendere dai 300 ai 400 euro al mese, più l’usura di cui parlavo prima. Cambi olio, filtro, pastiglie freni, dischi freni, tagliandi vari risparmiati, vi garantirebbero di poter comprare un libro a settimana o quel gioco per la Play che avevate visto.
Ma nel frattempo, e questo non so se lo avete calcolato, si potrebbe dedicare più ore ed energie alle proprie passioni, cercando magari di trasformarle in un lavoro. Che sia la fotografia, la scrittura, la falegnameria, qualsiasi attività potrebbe essere affrontata a tempo pieno, con migliori risultati. Pensateci. Per questo dico che capitassero a me 500000 euro, eliminerei il lunedì e non comprerei nessuna casa.


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