Le cicatrici sono uno degli inestetismi che possono affliggere la nostra pelle ed essere motivo di forte imbarazzo. Cercare di eliminarle è un desiderio legittimo soprattutto quando ad essere deturpato è il viso. Oggi le cicatrici possono divenire un ricordo grazie alla chirurgia estetica.
Per l’eliminazione di cicatrici da viso e corpo fino a poco tempo fa i medici estetici utilizzavano il peeling chimico, la dermoabrasione e il laser, quest’ultimo utile anche per la cancellazione di tatuaggi. Oggi si parla di radiofrequenza. In pratica, si sono combinate le due metodiche del laser frazionato CO2 con la radiofrequenza in modo da ottimizzare gli esiti finali di entrambe. Questa nuova soluzione può essere praticata solo da un chirurgo plastico estetico (non è di pertinenza dei Centri Benessere ed estetici) ed è davvero all’avanguardia, permette di ridurre e livellare i margini rialzati delle cicatrici o i “buchetti” lasciati dall’acne e di ottenere un successivo effetto lifting che ricompatti la pelle.
Il raggio del laser frazionato CO2 ha lo scopo di levigare l’epidermide deturpata eliminando le cellule morte dello strato superficiale e di stimolare le cellule del derma affinché producano il collagene necessario per sostituire le parte di pelle morta. Successivamente si procede con la radiofrequenza, che rigenera la cute ricompattandola e riducendo i gonfiori procurati dal laser, nonché rendendo più facile e pronta la guarigione.
Durante la seduta non si sente dolore e la durata del trattamento combinato è di circa 20-30 minuti. I miglioramenti si notano da subito, e anche il lieve rossore conseguenza dell’azione del laser non si protrae, in genere, oltre le 24-42 ore. Eventualmente, se la cicatrice è particolarmente ostica da trattare, si può ripetere l’operazione dopo due mesi per cancellarla del tutto.