Magazine Italiani nel Mondo

elogio della nutella

Creato il 15 gennaio 2009 da Luci

nutella-1.jpg

lo so, è pubblicità e nemmeno mi pagano.

lo so, è fin troppo facile parlare bene della nutella, è come parlare male di maroni.

ma ieri l’ho vista al supermercato e mi sono detta… perchè no… sono anni che non compro un barattolo di nutella…

e stamani ho affettato il pane, con calma e con un largo sorriso, ho tagliato la cartina dorata che copriva il virgineo barattolo e ho affondato il coltello nella crema degli dei.

ci sono cresciuta a nutella.

il signor ferrero ha reso cioccolatosa la mia infanzia e è diventato ricco, meglio lui che il padrone della beretta no?

mio fratello era un abilissimo mangiatore di nutella. mangiava tutto il barattolo lasciando un velo marrone rivestire il vetro, dopo qualche giorno il malcapitato si ritrovava per le mani un guscio di nutella vuoto.

la nutella è buona. buonissima.

e mangiata col pane tedesco è una roba favolosa.

e NON l’ hanno inventata i francesi, come invece pensano. e NEANCHE l’hanno comprata i tedeschi, come invece credono i krukki pensando che “kinder”sia il gruppo tedesco che ha comprato la ferrero.

:)

amo la nutella e amo anche la marmellata. moltissimo.

ma voi sapete spiegarmi perchè se spalmo la marmellata su una fetta di pane e me ne resta un pochino sul coltello la rimetto nel barattolo e invece con la nutella devo sempre leccare il coltello sporco?

e, una volta per tutte, la nutAlla, la nussina, la nutOlla, la nAtella e tutte quelle robe lì non assomigliano alla nutella neanche da lontano.

il mio babbuth quando s’era piccoli ci provava a infinocchiarci con le cremacce simil nutellose, credendo, lo sventurato, che non ce ne potessimo accorgere. ma nisba. le nutAlle non si potevano neanche annusare.

le imitazioni della nutella sono come quelle della settimana enigmistica.

l’unica che si salvava era la ciaocrem due gusti due baci, per un solo motivo: era ganzo vedere la crema di due colori.

vedere.

perchè di mangiarla non se ne parlava proprio, al limite con un ditino bisturi si leccava tutta la metà marrone e si lasciava lì a fossilizzare quella bianca.

in belgio e a lussembiurgio trovavo molto buona la crema della cote d’or noir de noir, era crema fondente da spalmare.

ma non ci posso fare nulla. le nocciole della nutella dominano. io non lo so cosa ci metta il signor ferrero nella nutella, ma sogno come in willy wonka e la fabbrica di cioccolato di annegare in una vasca di nutella, di averne a disposizione uno di quei barattoli natalizi da due chili che mi sono sempre piritata di comprare, di mangiarne fino a che non mi ci va più.

alla nutella sono legati momenti di gloria indimenticabile.

la festa di cuore a imola con i venditori di crepes  che ci regalavano i barattoloni da leccare;

e “la deli’atessa”:

all’isola d’elba con mimma, silvio e i loro pargoli, quando io e il mio fratellino eravamo pargoli anche noi, esisteva il rito conclusivo delle vacanze. si chiamava “LA DELI’ATESSA”.

(per i non lucchesi: leggasi: “la delicatezza”).

si trattava di un gioco, che veniva stabilito volta per volta e che dava diritto al vincitore di officiare la deli’atessa.

la deli’atessa consisteva nel servire da un mega barattolone di nutella fette di pane e nutella a tutti. MA…

senza coltello. la nutella andava spalmata con le mani.

non dico altro.

era meraviglioso.

viva la nutella, viva l’itaGlia, viva i brufoli!

oh!

nutella.jpg


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :