La commissione Affari Costituzionali della Camera ha votato per l’eliminazione delle Province con meno di 200 mila abitanti.
PDL e LEGA hanno votato favorevolmente a questo ddl sulla Carta delle Autonomie, mentre le opposizioni hanno votato contro. Le uniche Province che si “salveranno” saranno quelle con oltre il 50% di territorio montuoso: esse rimarranno Province, a patto che abbiano almeno 150 mila abitanti.
Il testo di tale modifica afferma che il territorio di ciascuna Provincia debba possedere estensione e popolazione tale da permettere “l’ottimale esercizio delle funzioni previste per il livello di governo di area vasta e tale da realizzare le maggiori economie di scala” . Per l’appunto la popolazione non può scendere al di sotto delle 200 mila unità “secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica relativi all’anno 2009″. Le funzioni delle Province che verranno soppresse saranno adottate dalle Province contigue della stessa Regione.
Le Province a statuto ordinario che rischiano di essere soppresse sono: Vercelli (180.111 abitanti) in Piemonte , Isernia (88.895 abitanti) in Molise, Fermo (176.488 abitanti) nelle Marche e Vibo Valentia (167.334 abitanti) in Calabria.
MICHELE MARCHESE