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Emergenza abitativa, la politica tace. Casa dell’accoglienza: è housing sociale privato. Il comitato Antisfratto prepara occupazioni

Creato il 30 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La Casa dell’accoglienza chiede 20 euro al giorno per ogni persona ospitata: si presenta con questo profilo economico una forma di housing sociale che riceve la massima solidarietà del volontariato politicizzato cremonese.

Da una parte la politica colonizza e domina la società civile, dall’altro si lega inscindibilmente alla chiesa cattolica e alla sua carità a pagamento. Un sistema che non regge alla prova dei fatti.

Il lavoro viene pagato troppo poco, non si trova, è incerto e precario, lo sfratto o il distacco delle utenze è una conseguenza inevitabile in tanti casi. Il sindaco di Cremona fa finta di non saperlo, di non aver alcuna responsabilità, non pone obiettivi se non l’investimento dei privati a fine di lucro per altre case più o meno popolari o a canone moderato ma private, come vuole l’assessore Amore e come vuole il mercato.

Il centrosinistra non si differenzia, anzi con il dl casa del governo Renzi si prepara a punire in modo inaccettabile le occupazioni, pur finanziando caritatevolmente il sostegno alla morosità colpevole.

La carità ha un senso nell’emergenza, ma non c’è nemmeno e non risolverebbe mai il problema politico di famiglie come quella di Abdul Mars e Francesca Sperzaga, sfrattati e rimasti senza lavoro.

Nessuna risposta alle loro richieste: niente lavoro, niente casa, nulla.

Ci sono cittadini che non si devono neanche vedere??? Che non hanno il minimo diritto???

Il comitato Antisfratto ha dichiarato a Telecolor, con la voce di Michele Arena, che la lotta politica continuerà con le occupazioni delle case sfitte, a partire da quelle popolari.

Il piano casa di Renzi prevede che chi occupa abusivamente abitando senza diritto una casa per cinque anni non abbia più diritto ad acqua, luce e gas! E non è uno scherzo. Una bozza prevedeva anche l’inserimento delle case popolari in fondi immobiliari privati (?!?).

Il comitato Antisfratto insisterà con il proprio metodo: resistenza passiva alla politiche cieche, violente, feroci di un governo sensibile solo a favorire i soliti interessi privati.

Cremona non fa eccezione. Che ci siano persone che raccontano i problemi vissuti e un comitato che si batte in modo corretto e ragionevole contro lo strapotere dei capitali è indispensabile.

 


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