Non si tratta più di emergenza, bensì di migrazione di massa.
Con queste parole si esprimono in perfetto accordo i sindaci siciliani, i responsabili dei centri accoglienza, la Marina Militare, la Guardia Costiera e i parroci che hanno messo a disposizione dei migranti le parrocchie.
Negli ultimi giorni infatti, i numeri relativi ai flussi migratori verso le coste della Sicilia, sono diventati imbarazzanti, anche a fronte dei 50.000 sbarcati dall’inizio dell’anno.
Ricordiamo bene che chi scappa da un paese in guerra o chi é costretto a vivere una vita in condizioni subumane non é soltanto un clandestino ma un profugo.
I profughi però (Siria e Sudan), arrivano a bordo di mercantili a ondate di 500 o 1000 al giorno e, donne in stato di gravidanza avanzato, bambini e minori, ne costituiscono alte percentuali.
La prefettura di Palermo ha avviato tutte le procedute del caso, per far fronte alle emergenze e all’accoglienza di questo popolo approdato in Italia ma, a dirla tutta, le risorse sono insufficienti e si é creato il caos.
Nella desolazione e nella ricerca di un’esistenza migliore, tre uomini hanno perso la vita in mare la scorsa notte in seguito alla collisione del gommone con la nave Maltese Norient Star, che stava prestando soccorso e che ha ripreso il drammatico evento con le videocamere di sorveglianza.
Intanto, tra le fazioni politiche il solito botta e risposta fine a se stesso, quando si parla di immigrazione. Se Casini – Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato – attacca l’operazione ‘Mare Nostrum‘ additando le Nazioni Unite per disinteresse, Santanchè vorrebbe riportare all’ordine il Premier Renzi, affinché ottenga aiuti dall’Europa visto che ad oggi ‘Il buonismo di sinistra porta la morte sulle nostre coste‘.
Il traffico di clandestini pertanto, non viene né arrestato né placato, almeno non ad oggi, e le lamentele provenienti dalla Sicilia sono anche volute dalla battuta in ritiro dei turisti, moltissime prenotazioni sono state infatti cancellate da viaggiatori italiani e non.
Le previsioni meteo del resto sembrano presagire un aumento significativo di arrivi nei prossimi giorni, il che renderà ancora più ostica la logistica e il minimo indispensabile con la quale andrebbero accolte le persone che ormai sono il racconto di una reale tragedia umana e che la Sicilia, da sola, non può arrangiare.
I complottisti immaginano girare enormi quantità di denaro, mazzette miliardarie e accordi politici, alla base di una situazione senza speranza come quella che si verifica da anni a sud dell’Italia e che giustificherebbe gli scarsi – inesistenti – risultati di una lotta all’emergenza immigrazione clandestina. Porre fine all’immigrazione clandestina forse, non significherebbe porre fine esclusivamente alla morte in mare e al degrado che i profughi trovano nel Bel Paese ma, evidentemente, secondo le teorie di complotto, a traffici di altro genere, economie sottili e giochi di potere che tengono in equilibrio le relazioni tra i paesi.
Ecco i numeri dell’operazione Mare Nostrum, precisamente, dal sito della Marina Militare:
920 Militari.
1 Nave Anfibia tipo LPD con funzione di Comando e Controllo dell’intero dispositivo.
2 Fregate Classe Maestrale, ciascuna con un elicottero AB-212 imbarcato.
2 Pattugliatori, Classe Costellazioni/Comandanti, con la possibilità di imbarcare un elicottero AB-212, ovvero Cl. MINERVA, di cui una con missione primaria di Vigilanza Pesca.
2 Elicotteri pesanti tipo EH-101 (MPH) imbarcati sulla Nave Anfibia
1 Velivolo P180, munito di dispositivi ottici ad infrarosso Forward Looking Infrared – FLIR rischierato a Pratica di Mare.
1 LRMP Breguet Atlantic rischiarato a Sigonella.