Tabea Nineo 1978
L’orlo dei pantaloni era da rifare
strofinavano la strada come scope
raccoglievano la polvere dimenticata
dalle auto in corsa tracce di escrementi.
Erano da lavare. Già in casa li tolse subito come per magìa
si ruppe un oggetto bianco sulla credenza bianca
ferito non si rialzò ma crebbe diventò enormemente bianco
affinchè tutti lo potessero vedere pulito immacolato unico
il fiore rosso rimase a terra insieme ai pantaloni sporchi.
Andò nuda fino alla porta il giorno era finito in un catino
dove le stelle brillavano e schizzavano luce e topi
non poteva andare avanti così tornò in corridoio e rise
dei pantaloni abbandonati a terra tra due camicie e due cravatte.