Magazine Cinema

Emiliano De Martino

Creato il 18 maggio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Emiliano De Martino

Pubblicato il 18 maggio 2012 con Nessun Commento

Ha recitato nel film “Tatanka scatenato”, il film sul pugile di Marcianise Clemente Russo, ispirato a una serie di articoli di Roberta Saviano. Nel film si fa riferimento a un contesto territoriale lambito dall’esperienza della camorra. Quando, a suo parere, il cinema diventa strumento di denuncia sociale?

Sì, il film “Tatanka scatenato” a mio avviso è un film molto coraggioso, ma non solo per l’argomento di cui tratta, ma per cio’ che rappresenta. Il giovane amico e regista Giuseppe Gagliardi è stato bravissimo a mantenere quella verità territoriale e, nel contempo, dare dei forti messaggi di denuncia. Il cinema diventa strumento di denuncia nel momento in cui riesce a trasmettere la realtà di un territorio o di una vita in particolare, per quanto cruda in maniera non dico leggera ma con uno sfondo di positività, perchè un messaggio di denuncia non deve per forza avvenire con il lieto fine, anche un finale drammatico è altrettanto efficace se finalizzato ad essere di stimolo a qualcuno.

E’ stato diretto da Giovanni Veronesi nel film “Manuale d’amore due”. Nel film c’era un cast che comprendeva attori molto apprezzati tra cui Carlo Verdone, Antonio Albanese, Sergio Rubini…ha qualche aneddoto o ricordo particolare legato a questo film? 

Questo è un film al quale sono molto legato, sia per il fatto di aver potuto condividere il set con un mio mito di sempre Carlo Verdone, e poi per il fatto che è da li’ che è davvero partito tutto. Il mio ruolo nel film è estremamente marginale ma mi ha portato una gran fortuna ed è stato un grande trampolino…come si puo’ vedere nel film dopo la scena con Eugenia Costantini (nel ruolo della figlia di Verdone), mentre andiamo via si vede che inciampo, ovviamente di quella scena ne sono stati fatti diversi ciak dove non inciampavo ma hanno voluto tenere quella ed io non capivo perchè…poi ho chiesto un po’ in giro e ho scoperto che hanno scelto quella perchè nel cinema quando un attore inciampa sul set porta fortuna…e difatti così è stato..che vi devo dire…non è vero ma ci credo!

 Esiste un attore del passato da cui trae ispirazione? E un attore contemporaneo?

Traggo ispirazione da tutto, sono un’aspirapolvere…. io credo che il segreto di questo lavoro sia rubare (non come fa il mio personaggio attuale) cioè saper prendere il meglio non tanto dal personaggio che si ama o si stima, ma dall’uomo che è arrivato ad essere un esempio per te. Ho avuto la fortuna e la capacita’ (permettetemi di dirlo) di circondarmi e di frequentare tanti grandi artisti…anche non da collega…anche quando servivo ai tavoli di un ristorante, a me è sempre piaciuto osservare il modo di fare, la maniera di rapportarsi con il pubblico,  di affrontare colloqui di lavoro di certi grandi personaggi…Poi, da allievo e da giovane attore, ho sempre fatto altrettanto, andando a vedere le prove di spettacoli con i quali non avevo niente a che fare se non la voglia di imparare, sui set…imparare a seguire ed essere sempre a favore di macchina, saper prendere le luci…Se devo fare però devo fare il nome di un attore del passato che mi ha ispirato direi Massimo Troisi. Per quanto riguarda gli attori contemporanei…non saprei, ce ne sono tanti e non mi sento di citarne solo uno.

Si è diplomato frequentando la prestigiosa Accademia di Claudio Boccaccini. Qual è l’insegnamento più importante che ha appreso?

Per me è stata una bella palestra, perché mi ha permesso di rapportarmi ad un genere teatrale e a un’impostazione scenica totalmente diversa da quella che avevo affrontato fino a quel punto del mio percorso. Ciò che mi ha lasciato e che ho appreso grazie a quella scuola è AVERE IL CORAGGIO DI BUTTARSI, DI AZZARDARE, DI NON AVERE PAURA DEL NUOVO.

Al teatro ha recitato in opere di De Filippo, Cechov, Pirandello… quale personaggio teatrale le è piaciuto di più interpretare e perché?

Sembrerà banale ma sono legato a tutti i personaggi che ho interpretato, a volte non mi ricordo neanche i titoli degli spettacoli che ho fatto, ma i personaggi sono come amici o persone cui voglio bene… stanno tutti lì, uno diverso dall’altro, di tante età diverse, ma tutti vivono insieme nella stessa casa, ossia dentro di me.

Pur essendo molto giovane, ha all’attivo diverse partecipazioni in serie televisive di successo (“Un posto al sole”, “I Cesaroni”, “Carabinieri”, “Questa è la mia terra”). In cosa differisce- se differisce- la recitazione al teatro da quella su un set televisivo o cinematografico?

Nasco dal teatro e ringrazio il cielo per questo, perché credo sia la base di questo lavoro. Ovviamente, più che aver scoperto le differenze, strada facendo, mi sono proprio “scontrato” con questi linguaggi che apparentemente sembrano così simili, ma che in realtà sono tanto diversi.
Per quanto riguarda la mia esperienza, credo che le differenze sono poche ma fondamentali, ed esse stanno essenzialmente nella ricerca del fine. Mi spiego: in teatro, si esaspera un’emozione per farla arrivare anche alla signora un pò sorda seduta all’ultima fila, tentando in tutti i modi di darle -oltre a un buon audio- anche un po’ d’anima… al cinema, quella intensità e quella forza espressiva vanno racchiuse in piccole cose come uno sguardo, un muscolo che si tende, un pensiero che ti si legge negli occhi… è la macchina da presa che ti viene a scavare dentro e tu devi “solo” farla passare dentro di te…come si dice: “è ‘na parola…”

Come impegna il tempo quando non lavora?
Quando non lavoro, passo il tempo  pensando a come devo fare per evitare di non lavorare…scherzo! Mi piace uscire in moto, leggo tantissimo, mi piace passeggiare per le vie di Roma con la mia fidanzata, faccio sport e adoro andare al cinema e a teatro.

Immagini il suo futuro tra dieci anni. Quali traguardi professionali e privati le piacerebbe aver raggiunto?
Tra 10 anni … un po’ mi spaventa pensare al futuro…pero’ mi piacerebbe immaginarmi con una bella famiglia rumorosa, sereno delle scelte lavorative fatte oggi e soddisfatto del percorso fatto fino a quel giorno… Un’altra cosa importantissima: mi piacerebbe vedere anche la persona che amo vivere nella gioia del proprio traguardo raggiunto.

In quale progetto professionale è impegnato al momento?
Attualmente sono il nuovo cattivo di UN POSTO AL SOLE: Alfonso Vitale, un personaggio che mi insegue da qualche tempo… è un’esperienza meravigliosa che sto vivendo e che mi sta dando davvero tanto, sia professionalmente che umanamente. Siamo un gruppo di lavoro molto vero, fatto di belle persone e di bravi professionisti. In cantiere ho anche due allestimenti teatrali… e tanti altri progetti che  rivelerò molto presto…

di Angela Laurino


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :