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Emilio Solfrizzi: da becchino a sex symbol

Creato il 17 luglio 2010 da Pkiara

 Emilio Solfrizzi iniziò a farsi notare in tv facendo il comico. Nel Duo Novembre (Toti e Tata), era quello che declamava le poesie, quei brevi versi del tipo: “Al tuo funerale: sono sempre i milioni che se ne vanno”. Ed era anche quello che, per un periodo, grazie anche all'accento barese, aveva creato il tormentone: “Peppiaceeree”.Poi si comprese il suo grande potenziale come attore, non solo comico, e la sua carriera, da allora, non ha subito un momento di arresto. Da “La terra” in cui recitava vicino a quell'altro mostro di fascino di Sergio Rubini (per me, ovviamente. E non dite che è brutto, perché lo so, ma il fascino è un'altra cosa) al ruolo del maestro nella serie girata per Canale 5, da Love Bugs a Tutti Pazzi per Amore, dove è adorabile persino quando tradisce quella pazza isterica di Laura (e quando fa le pulizie cantando “voglio andare ad Alghero...”? E quando con il ciuffo imita gli Spandau?).Solfrizzi ha 47 anni, è un attore versatile e bravissimo, che non ha sbagliato un ruolo (io l'ho molto amato nell'episodio della serie Crimini, tratto da un soggetto di Gianrico Carofiglio), è laureato in lettere, ha il senso dell'umorismo, un naso “importante” e, cosa da non sottovalutare, è un Ariete: ecco spiegato perché piace a me. Ma non credo che un segno zodiacale serva a spiegare come sia passato da becchino (declamante) a sex symbol. Perché Solfrizzi piace tanto e a ogni genere di ragazza, a qualsiasi età. L'ho appurato pubblicando su Facebook le foto del Roma Fiction Fest in cui compariva lui: contatti femminili in deliquio!Insomma, perché piace? Secondo me perché è molto uomo, ha la battuta pronta, ma anche la capacità di commuoversi, il sorriso sereno, una vita normale (una moglie, dei figli), non è il classico bello che potrebbe non considerare per nulla me e te, povere mortali con la cellulite e la pancetta e l'abbronzatura non perfetta.Cosa dite? Il naso non è “importante” ma brutto? Ma peppiaceeree... 


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